L’allenatore della Juventus soddisfatto per i tre punti ritrovati nella trasferta di Genova
E’ tornato il sorriso sulle labbra di Thiago Motta, reduce dalla vittoria di questo pomeriggio peer 0-3 sul campo sempre complicato del Genoa. L’allenatore bianconero è stato trascinato dalla doppietta di Dusan Vlahovic e dalla prima rete italiana di Francisco Conceicao.
Una partita in cui, nonostante non sia entrato tra i marcatori, si è messo in evidenza ancora una volta Kenan Yildiz. Sull’esterno turco, ai microfoni di ‘Dazn, Motta ha spiegato a fine partita: “Venendo a giocare dentro e librando i nostri esterni di difesa in attacco, oggi si è trovato in una situazione migliore contro il modulo del Genoa. Ma non solo questo, penso anche alla connessione tra di loro, la sintonia che deve esistere in un collettivo, nel secondo tempo tutto questo è stato evidente. Dopo il vantaggio, con i calciatori che abbiamo, la squadra avversaria ha fatto fatica. Noi abbiamo continuato a giocare bene andando in attacco e abbiamo creato la possibilità di fare uno score più ampio”.
Una squadra che l’ex Bologna inizia a sentire sua partita dopo partita: “Al di là del cambio tattico ho detto poche cose, loro rimangono tra di loro a parlarsi a trasmettersi cosa si poteva fare meglio nella ripresa. Sono contento perché tutti hanno fatto una buona prestazione, anche chi è entrato. E’ un gruppo di calciatori forti che insieme possono essere ancora più forti”.
Genoa-Juventus, Thiago Motta: “Imbattibilità importantissima”
La Juventus in questo campionato non ha ancora subito reti ed ha allungato a sei questo pomeriggio la striscia di partite senza incassare bene.
A tal proposito, questa è stata la considerazione di Thiago Motta: “Molto interessante, è un dato importante perché questo fa vedere che siamo una squadra solida a partire dagli attaccanti che sempre aiutano. Poi chiaro che abbiamo dei difensori forti, ma le due fasi si fanno da squadra. Oggi abbiamo difeso bene, con generosità, nei momenti di difficoltà ci siamo uniti con voglia di recuperare palla e difendere la porta. E’ un dato importantissimo per una squadra che vuole ambire a cose importanti”.
Il tecnico, infine, ha voluto chiudere il caso Vlahovic dopo la sostituzione di settimana scorsa contro il Napoli: “Sempre più leader? Lo vedo anch’io, lo vedo un leader positivo anche nella comunicazione, nel linguaggio del corpo. Vuole aiutare la squadra, a volte deve migliorare e stare più in sintonia con la squadra, ma lui ce l’ha dentro. E’ un ragazzo che dà sempre il massimo in allenamento e partita, che vuole competere. I cambi esistono, ma non l’ho sostituito perché non ero contento del suo lavoro, solo che la squadra aveva bisogno di altre caratteristiche. Io sono contento sia se fa gol o se non lo fa, lui lo sa e deve continuare così”.