Doppietta con esultanza polemica per Dusan Vlahovic che viene criticato duramente per il gesto dopo il gol
Due gol per zittire le critiche. Dusan Vlahovic ĆØ tornato: l’attaccante serbo ha messo il suo timbro nella vittoria della Juventus contro il Genoa.
I bianconeri sono tornati al gol dopo tre 0-0 consecutivi e lo hanno fatto grazie al loro numero 9: il bomber serbo ha sbloccato il risultato su calcio di rigore e quindi ha raddoppiato, lasciandosi andare ad un’esultanza polemica. Con le mani ha fatto il gesto delle chiacchiere, una risposta alle tante, forse troppe, parole sul suo conto: “La gente parla, ho imparato – la sua spiegazione nel post gara -. Ā Quando fai gol sei il migliore, quando non lo fai sei il peggiore. Sta a me rispondere sul campo”.
Ogni volta che non segna, Vlahovic finisce al centro delle polemiche, criticato ad ogni minimo errore e ieri, dopo il secondo gol, ha mostrato la sua risposta. Non la prima volta che l’ex Fiorentina esulta in maniera polemica dopo una rete in risposta alla critiche e questo atteggiamento ĆØ stato notato: per lui ĆØ arrivata una stoccata da parte di Fabio Ravezzani.
Juventus, Vlahovic nel mirino: “Deve accettare le critiche”
Il giornalista su X esprime il suo parere su quanto accaduto ieri nel corso di Genoa-Juventus. Una partita che ha visto la squadra di Motta tornare alla vittoria dopo tre pareggi consecutivi ed ĆØ questo che sottolinea Ravezzani, spiegando perĆ² che non c’ĆØ ancora la qualitĆ di gioco che ci si aspettava: “Juve forte contro il Genoa – ha scritto – . Certo, chi sperava nel gioco spumeggiante di Motta sāĆØ dovuto arrendere”.
Quindi la critica nei confronti dell’attaccante bianconero: “Vlahovic fa il Vlahovic. Sbaglia un paio di gol facili e ne fa uno piĆ¹ difficile. Poi scenetta polemica. Gli dicano che con quel che prende deve accettare anche le critiche”. Il riferimento ĆØ al ricco stipendio che percepisce il serbo, il piĆ¹ elevato della rosa della Juventus. Uno stipendio che ĆØ al centro delle trattative per il rinnovo con la societĆ che sta cercando di prolungare il contratto (scadenza 2026) rimodulando verso il basso l’ingaggio.