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Bayer-Milan, Fonseca: “Morata in dubbio. Così non giochiamo”. Leao: “Ecco cosa mi ha detto il mister”

Le dichiarazioni in conferenza stampa di Paulo Fonseca e Rafa Leao alla vigilia del secondo match di Champions League contro il Bayer Leverkusen

E’ vigilia di Champions League per il Milan di Paulo Fonseca. I rossoneri dopo il derby hanno trovato la giusta strada e la conferma è arrivata contro il Lecce, ma serve smuovere la classifica in Europa e il match non è proprio tra i più semplici.

La conferenza di Leao e Fonseca prima di Bayer-Milan
Leao e Fonseca in conferenza – Calciomercato.it

In conferenza stampa, il tecnico del Diavolo presenta la sfida di domani contro il Bayer Leverkusen: “Le intenzioni sono quelle di giocare alla stessa maniera – afferma subito Fonseca, ma non è un momento giusto per approfondire questo argomento. Domani sarà una partita simile a quella contro il Liverpool, sarà un test per noi per capire le nostre capacità difensive. Sarà un match diverso gli altri. Ho sentito le parole di Xabi e sulle squadre italiane si dicono sempre le stesse cose, “brave in difesa e brave in contropiede”. Vorrei che si dicesse altro, non vogliamo essere questo tipo di squadra. Domani difenderemo di più, ma quando avremo la palla vogliamo anche giocare”.

Il Milan di certo non prenderà spunto dall’Atalanta, che in finale d’ Europa League ha battuto il Liverpool con merito: E’ difficile giocare come loro, non siamo una squadra uomo a uomo a tutto campo. Io non sono questo tipo di allenatore da uomo a uomo, non posso andare a giocare così, è impossibile. Sarà un Milan totalmente diverso, ma sono convinto che per vincere servirà una partita perfetta in difesa”.

Paulo Fonseca non parla di singoli, ma lancia l’allarme Alvaro Morata, anche se stamani si è allenato con il resto del gruppo: “Contro il Lecce ha fatto un grande sforzo per esserci. Domani non voglio correre rischi, è in dubbio, vedremo come starà… Capitani? Voglio una ‘leaderanza‘ condivisa. Ci sono diversi giocatori che possono avere la fasci, almeno cinque penso”.

Infine arriva una battuta sul modulo: “Io continuo a dire che non è un 4-4-2 il modulo che stiamo usando, perché può essere tante cose e dipende dal momento e dove stiamo giocando. Quando si parla di Morata e Abraham si dice che siamo più offensivi, ma lavorano tanto difensivamente e posso dirvi che siamo più forti offensivamente con loro, ma anche difensivamente”.

Bayer-Milan, Leao in conferenza stampa

Dopo la fascia da capitano, Rafa Leao interviene in conferenza stampa al fianco di Paulo Fonseca, alla vigilia del match di Champions League contro il Bayer Leverkusen

La conferenza di Leao prima di Bayer-Milan
Leao (LaPresse) – Calciomercato.it

 

Si iniziato tornando proprio a venerdì sera: “E’ un orgoglio essere capitano del Milan, mi da maggiori responsabilità – afferma il numero dieci rossonero – Ho la fiducia dell’allenatore e quando ho la fascia sono molto felice. Sono un ragazzo timido, ma da capitano parlo un po’ di più. Le mie risposte però voglio darle con i fatti”.

In queste ultime partite si sta vedendo un Leao diverso, più attento alla fase difensiva ed è chiaramente merito del lavoro di Fonseca: “Il primo giorno che ci siamo visti con il mister – racconta il numero dieci -, non mi ha parlato di gol e assist, ma mi ha detto che mi voleva diverso e concentrato sul lavoro difensivo. Mi sta aiutando molto e lo farà ancora tanto in questa stagione. Dopo il Lecce il mister mi ha fatto vedere i movimenti senza palla, in fase difensiva”.

Il nuovo Leao, dunque, non pensa a gol e assist, ma al miglior modo per raggiungere l’obiettivo da squadra: “E’ meglio pensare partita dopo partita. Sarebbe importante vincere domani in Champions League – prosegue -. Io voglio vincere, fare dei sacrifici e fare le cose bene. Sono i dettagli a fare la differenza”.

Si torna, infine, sulla vittoria contro l‘Inter. La partita della svolta del Milan e forse anche di Leao: “Sappiamo come giocano i nerazzurri – prosegue il calciatore -. Era una partita da vincere, volevo aiutare la squadra, non dovevo essere protagonista, l’importante erano i tre punti. Adesso siamo più squadra”, ha concluso il numero dieci.

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