Scoppia il caso Inter e Milan relativamente ai rapporti eventuali tra le società e le infiltrazioni della criminalità organizzata nelle tifoserie
Inter e Milan sotto esame, e il campo questa volta non c’entra. Lunedì molto movimentato per i nerazzurri e per i rossoneri per quanto sta accadendo in queste ore e che potrebbe avere delle ripercussioni concrete sui club, relativamente al caso dei rapporti tra le società e gli ultras e le infiltrazioni della criminalità organizzata all’interno delle rispettive tifoserie.
La fase iniziale dell’indagine della Procura di Milano ha portato finora all’arresto di 19 persone. Nell’ordinanza firmata dal Gip, si apprende di pressioni a vario titolo esercitate sull’Inter da parte della tifoseria, con reati contestati quali associazione a delinquere con l’aggravante mafiosa, estorsione, lesioni e altro ancora. Con l’Inter che si troverebbe in una “situazione di sudditanza psicologica“.
Come detto, le indagini sono soltanto all’inizio e potrebbero scoperchiare un sistema di rapporti e attività complessi, considerando anche che le attività illecite in questione riguarderebbero anche la tifoseria del Milan. Una vicenda che si annuncia intricata e sulla quale sta intervenendo anche la giustizia sportiva.
Secondo quanto è stato riportato dall’Ansa, infatti, si è mosso il procuratore federale Giuseppe Chinè. Da parte sua, la richiesta alla Procura della Repubblica di Milano degli atti dell’indagine in corso.
Dall’analisi degli atti, si cercheranno di capire eventuali profili rilevanti di condotte perseguibili nell’ordinamento sportivo da parte delle società o dei tesserati. I club al momento non sono indagati a carattere penale e sono parte lesa, ma, se non dimostreranno di aver reciso i legami con le curve, potrebbero finire sotto amministrazione giudiziaria. Il rischio è quello di ricevere una multa oppure una o più giornate con partite a porte chiuse.
Intanto, ai microfoni di ‘Radio Radio’ è intervenuto Alfonso Iadevaia, il dirigente della Squadra Mobile che ha coordinato gli arresti, dando qualche delucidazione in più sulla situazione. “Non ci sono allo stato rapporti di connivenza con le società Inter e Milan, che sono vittime di frange criminali all’interno delle tifoserie – ha spiegato – Il tema è tenere fuori dai profitti ogni tentativo di infiltrazione. Occorrerà capire come le società possano tenere fuori certi appetiti economici e certi interessi mafiosi dal business del calcio. Non ci sono state denunce di estorsioni, le attività criminali sono emerse dalle intercettazioni”. Quanto ad eventuali problemi di ordine pubblico per Inter-Stella Rossa, in Champions League, Iadevaia ha chiarito: “Ad oggi non abbiamo evidenze che questa cosa si possa ripercuotere domani in manifestazioni violente. Sicuramente il Questore e la Prefettura che gestiscono ordine e sicurezza pubblica domani vaglieranno eventuali manifestazioni che possono essere conseguenti ai fatti di oggi”.
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