L’allenatore del Nizza Franck Haise commenta la sconfitta contro la Lazio e il terreno di gioco complicato per la pioggia battente
Il Nizza cade 4-1 in casa della Lazio, nonostante più di una ottima occasione creata. Ma la squadra di Haise, dopo aver tenuto nel primo tempo ha poi mollato e nel finale non è riuscita a rientrare in partita in condizioni atmosferiche davvero estreme per la quantità incredibile di pioggia. Il tecnico dei francesi ha infatti criticato il terreno di gioco, che però – va sottolineato – ha resistito a qualcosa come 32 millimetri di pioggia caduta in 90 minuti, dove 1 millimetro corrisponde a 1 litro d’acqua che batte su una superficie di 1 metroquadrato.
Haise commenta così il match: “Si può fare un’analisi, ma non molto nel secondo tempo visto che abbiamo preso subito il terzo gol. Ci siamo resi conto di poter fare cose buone, ma dobbiamo essere più concreti e cattivi nelle due aree.
Aveva chiesto ai giocatori lanci lunghi? “Nel primo tempo si ptoeva giocare a calcio, ma non è che si può giocare solo con la palla in area. Poi non lo è stata più una partita, c’è stato il terzo e quarto gol. E lì l’arbitro non avrebbe mai fermato il match. Magari sull’1-1 lo avrebbe valutato”.
Moukoko troppo isolato? “Ho visto cose buone e altre meno, è stato un po’ lo specchio di tutta la squadra”.
Siete state poco determinati in area, in cosa avete peccato? “Abbiamo avuto un deficit a livello atletico, dovevamo essere più aggressivi, decisi e determinati, soprattutto sulle palle ferme e i corner”.
Avete cambiato qualcosa rispetto al campionato. “Abbiamo cinque partite ravvicinante, alcuni che non hanno giocato oggi scenderanno in campo contro il PSG”.
Belli da vedere nel primo tempo, ma molto puliti. Dante come lo giudica stasera? “Dovevamo essere più maliziosi nel primo tempo, aiuta nel calcio. Dante non ha ancora 41 anni, avete visto quanto ci assicura ancora nonostante l’età”.
Oltre a Dia c’è un altro giocatore che le è piaciuto particolarmente? “Ho trovato una squadra matura. Non parlo di individualità, ma anche nel primo tempo hanno chiuso in vantaggio”.
Aveva già trovato condizioni meteo del genere? Ci sarà bisogno di tempo in più per recuperare? “Mi era successo avendo allenato nel nord della Francia, ma non così tanto. Un terreno impraticabile come oggi non l’avevo mai visto. Il problema del recupero ce lo eravamo già posti, il terreno non rende il nostro recupero facile”.
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