La cessione di Pierre Kalulu continua a far discutere, ma anche Daniel Maldini ‘regalato’ al Monza non convince
Sono le ore di Pierre Kalulu. Dopo la prestazione sontuoso del difensore francese contro il Lipsia, si sprecano i complimenti alla Juventus per il grande affare messo a segno. Un affare, chiuso a condizioni davvero vantaggiose, che ha lasciato più che perplesso tutto il mondo Milan.
Sui social così non si fa altro che accusare la società rossonera di aver portato a termine una trattativa in cui era complicato poter sorridere. Il Diavolo ha di fatto favorito un’avversaria per lo Scudetto, dandole in prestito per 3,3 milioni di euro un giocatore, con riscatto fissato a 14 milioni (più 3 milioni di bonus). Per i tifosi del Milan le ottime prestazioni di Kalulu non sono certo una sorpresa: era uno scenario ampiamente prevedibile. Ma la delusione, per un affare che fa felice solo la Juventus, non è l’unico sentimento che abbraccia il popolo rossonero. C’è, infatti, anche l’amarezza per aver puntato, al posto di Kalulu, su un calciatore come Emerson Royal, che come era facile pronosticare, anche in questo caso, avrebbe faticato parecchio al Diavolo.
Spiegare, dunque, tali scelte risulta quasi impossibile. I dubbi sono tanti e sono davvero pochi i fattori che potrebbero aver spinto Moncada e Furlani a cedere in questa maniera Kalulu. Una è sicuramente legata alle liste (ma si poteva dar via Bennacer o non prendere Emerson Royal), l’altra è da attribuire alle condizioni fisiche del francese che lo scorso anno era stato costretto a saltare 39 partite per infortunio. E’ vero che Kalulu voleva giocare di più, ma l’avrebbe potuto fare al Milan.
Ma il calciomercato estivo condotto dal gruppo di lavoro al Diavolo ha lasciato più di un dubbio soprattutto per quanto riguarda le cessioni. E’ sotto gli occhi di chiunque, d’altronde, la poca capacità nel cedere i giocatori.
Quasi tutti, infatti, sono andati via in prestito con diritto di riscatto (Lorenzo Colombo può esser perso per una cifra non superiore ai 7 milioni di euro). Chi non lo ha fatto a tali condizioni è stato, invece, ‘regalato’ come è successo a Daniel Maldini. Il figlio di Paolo, con un contratto in scadenza il prossimo 30 giugno 2025, ha fatto ritorno al Monza a titolo definitivo, con il Diavolo che si è garantito il 50% sulla futuro rivendita (una formula alla ‘Brescianini’). Anche in questo caso in molti hanno storto in naso e molto probabilmente lo sta facendo anche Paulo Fonseca.
Pure domenica sera il talento italiano ha dimostrato al Maradona di che pasta è fatto e non è un caso se Luciano Spalletti sia pronto a convocarlo. Al Milan molto probabilmente non avrebbe fatto il titolare, ma avrebbe giocato comunque parecchio, tornando più utile, in posizione di trequartista, di Ruben Loftus-Cheek che sta faticando terribilmente a capire cosa il portoghese gli chiede. Per caratteristiche Maldini avrebbe fatto comodo come Kalulu. I due giocatori sarebbero stati due elementi in più per un allenatore che fatica a trovare alternative ai titolari, ma il gruppo di lavoro, composto da Ibrahimovic, Furlani e Moncada, ha fatto altre scelte. Scelte che oggi appaiono chiaramente sbagliate.
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