Intervista al sindaco di Corbetta Marco Ballarini dopo lo scoppio del caso Morata, che non ha gradito il post di benvenuto del primo cittadino
Un giorno d’autunno, Corbetta è diventata la località più chiacchierata di tutta Italia. Dista circa 30 km, qualcosa in meno, da Milano. Il primo cittadino del paesino è abbastanza famoso sui social. Utilizza uno stile di comunicazione nuovo, giovanile. Usa anche Tiktok. E proprio attraverso questa piattaforma Marco Ballarini ha dato il suo benvenuto ad Alvaro Morata, nuovo concittadino di Corbetta. Senza sapere che avrebbe fatto scoppiare un caso nazionale.
Infatti, l’attaccante del Milan non ha gradito il post del sindaco, poiché non ha tutelato la sua privacy e quella dei suoi figli, pubblicando la sua nuova città di domicilio. Con una storia su Instagram, Morata ha attaccato il primo cittadino di Corbetta e ha comunicato la volontà di andare via dal comune: cercherà un nuovo posto dove vivere questa nuova esperienza italiana altrove. Noi di Calciomercato.it abbiamo intervistato il Sindaco Marco Ballarini per fare chiarezza sul caso Morata.
Il sindaco di Corbetta: “Reazione di Morata esagerata, non è violazione privacy”
Sindaco, cosa pensa di questo caso Morata?
“Mi sembra una reazione esagerata. Lui voleva mantenere riservato la sua abitazione a Corbetta, ma la reazione ha amplificato tutto. Il mio post di Instagram aveva 7000 visualizzazioni, ma dopo il messaggio di Morata adesso ne ha 700 mila. Siccome so che lui è a Corbetta da un mese, perché l’ho saputo da persone che l’hanno saputo a loro volta direttamente da Morata, ho ricevuto tante telefonate di gente che voleva verificare che Alvaro vivesse da noi. Semplicemente volevo fare un benvenuto. Invece lui sostiene che sia stata una violazione della privacy, ma non c’è assolutamente nessuna violazione. Non abbiamo detto l’indirizzo, mi spiace che sia successo tutto questo”.
Ha avuto modo di parlare con Alvaro Morata?
“Non l’ho ancora sentito, ma lui resta il benvenuto a Corbetta. Cercherei di garantirgli la privacy necessaria. Sinceramente non mi è parso di aver fatto nulla di male. Se Morata mi avesse chiamato, se mi avesse avvisato dicendomi “preferisco di essere meno visibile”, avrei tolto il post. Dalla sua storia di Instagram si è montato un caso esagerato. Due anni fa Onana prese casa a Corbetta e uscì sui giornali. Non capisco perché adesso Morata ha fatto tutto questo casino. Non mi sembra neanche una grande notizia da proporre”.
Forse la reazione è dovuta al fatto che il giocatore sta attraversando un momento personale particolare…
“Mi dispiace, ma non è colpa mia. Se voleva mantenere la riservatezza, bastava chiedermi di togliere il post. Così facendo ha amplificato la notizia. Il post era rimasto a 7000 visualizzazioni e dopo è stato il risultato opposto a ciò che voleva ottenere. Lo reputo una persona in gamba, un campione dentro e fuori dal campo. Mi è dispiaciuto molto”.
Poi lei ha fatto la storia su Instagram, essendo interista, con il logo dell’Inter e quel “Ciao”…
“Io faccio un post di benvenuto, ti accolgo a braccia aperte e mi attacchi…allora come interista ti dico “Ciao Ciao”. Corbetta non ha avuto alcun beneficio da Morata, perché non ha pagato nulla non essendo residente. Se vuole andare via, non ci sono problemi”.
Ci sarà modo per chiarire di persona con Morata?
“Io lo spero. Se viene qui, ci beviamo qualcosa insieme e gli garantiamo il massimo della privacy. Mi stupisce che è una persona così per bene, perché ha reagito proprio così? Perché se l’è presa con me? Io sono dispiaciuto del clamore. La pace la farei sicuramente, magari con un bicchiere di sangria. Mi è dispiaciuto della sua reazione esagerata. Le persone che hanno saputo da Morata che aveva trovato a casa a Corbetta sono rimaste stupite dalla sua reazione. Abbiamo 20 mila abitanti, non ci sono molte case”.Â