In casa Juventus c’è apprensione per le condizioni di Bremer: stagione praticamente finita per il difensore
L’infortunio rimediato in avvio di partita con il Lipsia costringerà Bremer a restare fermo per un lungo periodo. Si tratta del secondo serio infortunio dopo quelli di Arkadiusz Milik.
L’infortunio di Bremer rappresenta una vera e propria tegola per la Juventus. Il difensore brasiliano, fermatosi durante i primi minuti della partita di Champions League con il Lipsia, ha riportato la la lesione del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. Dovrà essere operato e restare fermo fino al termine della stagione, con la Juventus che spera di poter recuperare l’ex Torino in tempo utile per l’inizio del Mondiale per Club.
Dell’infortunio di Bremer e non solo ha parlato il dottor Fabrizio Tencone direttore del Centro Isokinetic di Torino, che per 17 anni è stato medico sociale della Juventus: “Quando ho visto Bremer e come ha appoggiato il ginocchio ho temuto veramente ciò che poi si è verificato” ha raccontato durante JUVE ZONE, la trasmissione di Calciomercato.it in onda tutte le settimane su Youtube. Il dottor Tencone ha proseguito: “La spallata viene considerata un movimento di perturbazione che, negli infortuni al crociato anteriore, è una delle cause principali del trauma come può essere anche una finta”.
In merito ai tempi di recupero, il dottor Tencone sottolinea che “mediamente i giocatori di Champions League, quindi top level e top staff, hanno dei tempi medi di ritorno agli allenamenti con il gruppo di 6,5 mesi e di ritorno in campo a 7,5 mesi. Con un interessamento del menisco i tempi di recupero non dovrebbero per forza dilatarsi, ma serve un lavoro ancor più complesso”.
Inoltre, Tencone ricorda che “non è scontato che Bremer torni al 100%, ma analizzando i dati più del 90% dei giocatori ritorna allo stesso livello di prima. Ci sono possibilità quasi certe che torni ad essere il giocatore di prima e se durante questo percorso riabilitativo ci fosse il tempo di notare delle anomalie nel movimento, si potrebbero correggere e farlo rientrare addirittura più forte di prima”.
L’infortunio di Bremer ha riacceso il tema relativo alla prevenzione degli infortuni: “Se si fa una serie di programmi di prevenzione, mediamente il numero di infortuni della tua squadra diminuisce”. Negli anni, infatti, la scienza ha dimostrato che “è l’allenatore la figura più importante per questo tipo di programma, che decide di destinare una parte della settimana di lavoro anche a questo”.
Dal canto suo, la Fifa ha già “proposto un programma di prevenzione fatto di undici banali esercizi che, se fatti bene almeno due volte alla settimana, alla fine hai il 30% di infortuni in meno”. La Juventus stava già facendo i conti con il serio infortunio di Milik: “Il recupero di un infortunio non è mai scontato, soprattutto nei casi medio-gravi, ma in maniera più specifica non ho nessuna informazione su questo caso”.
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