Tra campo e futuro societario, il Milan prosegue la sua strada. Le ultime su Cardinale e la ricerca di possibili soci
Il cammino in campo del Milan continua ad essere particolarmente tortuoso. In Serie A i rossoneri sono reduci da ben tre successi di fila che hanno consentito alla truppa di Fonseca di alzare nuovamente l’asticella, mentre le cose in Champions non sono andate per il verso giusto. Due ko in altrettante partite contro Liverpool e Leverkusen, e quella evidente necessità di alzare l’asticella per portare a casa risultati.
Il prossimo ostacolo del Milan sarà rappresentato dalla Fiorentina domenica sera: un appuntamento da non fallire per proseguire quanto meno nel ritmo intrapreso in campionato. Al netto delle vicende di campo, parallelamente si sviluppano anche quelle societarie, con le ultime che arrivano dalla ricerca di soci da parte di Gerry Cardinale per il prossimo futuro.
A fare il punto è l’edizione odierna di ‘Repubblica’ che sottolinea come lo stesso Cardinale sia sempre più a caccia di investitori per tenere il controllo del club meneghino, il tutto legato anche alla difficile realizzazione dello stadio a San Donato.
Poco più di due anni dopo la presa di controllo del Milan da parte di RedBird, con annesso ‘prestito del venditore’ dall’uscente Elliot per circa 560 milioni, emerge la fretta di trovare nuovi soci. Una mossa che non si sposa solamente con l’esigenza di andare a ripagare il debito tra 11 mesi, ma piuttosto la nuova urgenza di Cardinale sarebbe quella di rimpolpare il suo stesso capitale vendendo “fino a 150 milioni del capitale investito iniziale di 681 milioni, data la necessità dell’azienda di abbassare l’importo dell’investimento per riequilibrare il portafoglio”.
Si tratta di una formula riportata dal documento in cui Washington Harbour prospetta a potenziali investitori, per conto di RedBird, l’acquisto di una quota azionaria sul 22%. Si tratta di un’opportunità definita come ‘speciale’ e che continua ad avere tra gli elementi chiave anche il futuro stadio di proprietà e relativi ricavi. La partenza dei lavori viene dichiarata per ottobre 2025 con la fine prevista nel 2029, ma la realtà dei fatti continua ad essere avvolta nella nebbia.
Al netto della questione stadio per ingolosire gli eventuali soci, come evidenziato da ‘Repubblica’, viene prefigurato un potenziale ricco guadagno in fase di uscita.
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