Cesc Fabregas commenta in conferenza stampa la sconfitta per 3-1 in Napoli-Como: le parole del tecnico spagnolo
Il Como arriva al Maradona e cerca di imporre il proprio gioco. Il Napoli entra in difficoltà dopo aver sbloccato la gara, tutto grazie al buon lavoro di Cesc Fabregas. Dopo un’ora, però, la formazione ospite cala d’intensità e subisce la crescita della squadra di Conte. L’allenatore del Como non fa drammi in conferenza e analizza la gara in conferenza stampa: le parole di Fabregas.
Cosa è mancato nel secondo tempo – “Abbiamo iniziato il secondo tempo anche molto bene. Cosa manca? Mancano tante cose, prima di tutto dobbiamo coprire meglio. Dobbiamo uscire meglio palla al piede. E’ la terza partita di fila che prendiamo un rigore. Un rigore così e così. Stiamo mancando nei ricambi e manca un po’ di cattiveria. Siamo troppo buoni, siamo ragazzi troppo giovani. In linea generale siamo sulla strada giusta”.
Su Lobokta – “Lobotka è un giocatore superlativo, ho parlato anche con lui dopo la partita. Potrei giocare con 11 Lobotka. Nel mio piano di partita era contro Nico Paz, ha fatto fatica. Poi dopo i sessanta minuti, appena si lascia un secondo, gioca benissimo. Ha vinto lo Scudetto due anni fa”.
Sulla crescita del Como – “Siamo in un mondo che ti giudica per le vittorie e le sconfitte. Qui al Como mi hanno dato la libertà per fare questo progetto. Credo che stiamo sulla strada giusta. Siamo solo all’inizio. Vogliamo vincere, la nostra idea era vincere. E’ colpa mia, dobbiamo vincere contro il Parma nella prossima giornata”
Cosa manca a questo Como – “Ho visto un grande Como per 60 minuti, e un grande Napoli dopo il 3-1. Ci manca un po’ di esperienza. Quando ho messo Sergi Roberto terzino, chiedevo cross al centro. Avevo messo Belotti e Gabrielloni, ma non ha funzionato. Dobbiamo capire come giocare a seconda del momento, ci vuole tempo. Dobbiamo essere tranquilli”
Su Nico Paz – “Nico Paz è un giocatore speciale, per questo l’ho portato al Como. Ho visto qualcosa in lui, è preparato fisicamente. Il mio piano era portarlo al Como e dargli 2-3 mesi di tempo per poi metterlo titolare. Fa la differenza, è davvero importante. E’ continuo”.
Sullo stadio Maradona – “Non ho avuto la fortuna di giocare al Maradona. Nella mia carriera da calciatore mi è mancato giocare nello stadio del Borussia Dortmund e del Napoli, alla fine sono arrivato qua come allenatore e sono contento”.
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