Le parole di Paolo Zanetti ed Eusebio Di Francesco dopo il derby vinto dal Verona contro il Venezia
Stati d’animo totalmente diversi al termine del derby veneto tra Verona e Venezia, vinto 2-1 dai padroni di casa. Un successo prezioso per i gialloblù che si risollevano in classifica e lasciano i rivali al penultimo posto.
Tanta amarezza nelle parole di Eusebio Di Francesco. Il tecnico lagunare non ha nascosto il proprio rammarico ai microfoni di ‘DAZN’: “Non mi piace parlare di episodi, prendere gol così dà fastidio, non è la prima volta che ci facciamo gol da soli. Il risultato giusto sarebbe stato il pareggio. Peccato, potevamo essere più bravi nella gestione e più verticali, abbiamo creato tanto ma non siamo stati bravi a sfruttare le occasioni. Poi loro hanno trovato questo gol su nostra ingenuità. La colpa è stata solo nostra”.
Calci piazzati: “Concedere così tanti calci d’angolo non va bene, è un problema di attenzione. Non è la prima autorete che ci facciamo. Dobbiamo prenderci individualmente delle responsabilità che fanno la differenza”.
Oristanio: “Sono soddisfatto di lui, è in crescita nelle due fasi, è il nostro giocatore più bravo ad attaccare gli spazi. Dobbiamo però essere più lucidi. Doumbia e Haps hanno avuto grandi occasioni. Gli episodi fanno parte del gioco, dobbiamo fare solo mea culpa”.
Verona, Zanetti gioisce e si gode Tengstedt
Di tutt’altro avviso Paolo Zanetti, raggiante per la vittoria finale. “Sono contento della reazione e della vittoria. Venivamo da una mini crisi e siamo stati messi sotto subito. Era un episodio che poteva uccidere anche un elefante, ma invece abbiamo macinato occasioni su occasioni. E nel secondo tempo abbiamo voluto vincere, avevamo i nostri tifosi a fianco. Credo sia stato un bellissimo derby con due squadre che hanno giocato molto bene”.
Attaccanti: “Ho messo in campo una formazione offensiva, abbiamo provato a giocare per attaccare. Creato tante occasioni, è normale che qualcosina si rischi poi”.
Tengstedt: “Si tratta di una punta atipica, è più una seconda punta, molto tecnica, che ama giocare tra le linee e ha bisogno di un giocatore fisico vicino che gli faccia il lavoro sporco, penso che gli abbia fatto bene giocare vicino a Mosquera. Vuole essere nel vivo del gioco, una sorta di play avanzato”
Kastanos: “Abbiamo provato soluzione largo a destra, lui può giocare in tutte le posizioni, mi serviva una mossa dalla panchina che potesse cambiare qualcosa. Si aspettava forse di giocare dall’inizio, ma i giocatori per me sono tutti importanti”.