Continua, inevitabilmente, a far discutere la questione riguardante l’inchiesta sugli ultras che coinvolge anche l’Inter e il Milan
Ogni giorno arrivano nuove indiscrezioni che riguardano l’indagine della procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano sugli ultras di Inter e Milan, alcuni di questi nei giorni scorsi sono finiti agli arresti e ai domiciliari. Ma, quello che ci riguarda più da vicino sono i rapporti che questi stessi personaggi avevano intrecciato con dirigenti, giocatori e allenatori delle società coinvolte.
In particolare, si è fatto riferimento ad alcuni colloqui o incontri intercorsi tra esponenti di spicco delle curve nerazzurre e rossonere con il capitano del Milan Davide Calabria e l’allenatore dell’Inter Simone Inzaghi, oltre ad altri nomi citati nelle conversazioni: Hakan Calhanoglu, Milan Skriniar, Nicolò Barella e Javier Zanetti. Tutti discorsi captati durante le indagini svolte che prendono il via dopo la morte di Antonio Bellocco e riportano anche il coinvolgimento di personaggi vicino alla ndrangheta calabrese. Il vulnus della questione è la gestione dei biglietti riservati ai gruppi organizzati, nonché la quantità di questi, e la spartizione dei conseguenti introiti, oltre alla gestione dei parcheggi dell’area intorno allo stadio ‘Giuseppe Meazza’. E altro ancora.
Dal punto di vista sportivo, invece, molti si sono già espressi sulle possibili sanzioni che rischiano l’Inter e il Milan, anche se il coinvolgimento dei propri tesserati è tutto da dimostrare e, comunque, non risultano indagati in alcuna questione civile o penale. Quello che è certo è la richiesta della procura della Federazione Italiana Giuoco Calcio a quella di Milano delle carte dell’inchiesta per valutare eventuali sanzioni da comminare, nel caso in cui fossero state violate leggi sportive. Un atto dovuto quello del procuratore Giuseppe Chiné, come già successo nel recente passato con altre società di Serie A, Juventus in primis per la questione plusvalenze definite fittizie. Ma, com’è normale che sia, sono state le voci che si stanno esprimendo sull’argomento, pro o contro questo o quel club.
E anche il giornalista di ‘Radio 24, Giuseppe Cruciani, conduttore del programma ‘La Zanzara’ insieme al collega David Parenzo, si è espresso sull’inchiesta della procura di Milano senza mezzi termini. “A parti invertire sarebbe stato un massacro, se al posto dell’Inter ci fosse stata la Juventus avrebbero chiesto la retrocessione, parliamoci chiaro – le sue parole al canale twitch ‘Juventibus’ – Avrebbero invocato la Serie B con punti di penalizzazione. Tutti sapevano tutto, e chi dice il contrario è peggio ancora. Il procuratore capo Massimo Viola è tifoso dell’Inter, lo ha dichiarato pubblicamente e va benissimo, ma non ha ostacolato le indagini perché c’erano di mezzo i nerazzurri. Certo, che dica durante la conferenza stampa che le società sono vittime… ecco, io non lo avrei detto”. La polemica impazza e, siamo certi, l’indagine continuerà ad occupare le prime pagine per diverso tempo ancora.
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