La Lazio centra una vittoria fondamentale in rimonta contro l’Empoli confermando il suo grande momento: le parole di Marco Baroni
Vittoria faticosissima per la Lazio, che in rimonta ha la meglio dell’Empoli grazie al gol decisivo di Pedro entrato da 10 minuti. I biancocelesti sono a -3 dalla vetta occupata dal Napoli e chiudono al meglio un ciclo di partite insidiose tra campionato ed Europa League.
Nel postpartita il tecnico Marco Baroni ha parlato in conferenza stampa:
Esame di maturità? “La Lazio l’ha superato. Complimenti, complimenti, complimenti ai ragazzi. Era una partita difficile, contro un avversario che consocevo, che ha subito pochi gol, in tanti hanno fatto molta fatica contro di loro. La squadra ha fatto un partitone, siamo andati sotto anche per responsabilità del campo dopo l’acquazzone di tre giorni fa, su quell’uscita Ivan ha perso il piede, poi abbiamo sbagliato anche il rigore. La squadra ha giocato con voglia e sentimento, poi lo stadio è meraviglioso. La squadra deve giocare per la gente, non lo dico per ruffianeria, è un aspetto che mi piace, questa capacità di spendersi anche oltre i limiti”.
Tutta la rosa sta dando le medesime risposte. “Preferisco perdere giocando in un certo modo che vincere per caso, non dobbiamo mai perdere la nostra identità, si può perdere per quello che accade, ma non per la prestazione”.
Si può alzare l’asticella? “Si può alzare il lavoro, la convinzione, noi siamo affamati, dobbiamo sempre avere questo aspetto in campo. Facciamo il lavoro più bello al mondo, non vedo perché i giocatori non debbano andare in campo e correre forte”.
Isaksen? “Per me ha fatto una buona partita, ha creato scompiglio, ha fatto accelerazoni, gli è mancato il gol e la giocata decisiva, quella di Pedro, che però è uno che si è costruito nella carriera. Lui come Tchaouna, Noslin, Dele-Bashiru diventeranno fortissimi e docremo credere in loro. Li metterò anche dopo partite sottotono ma solo giocando si possono miglliorare”.
Chi è il rigorista? “Io metto i primi tre, ma ci sono dei momenti. Oggi aveva fatto gol Zaccagni, mi piace che la squadra non è egoista, a Torino in due hanno lasciato il pallone a chi arrivava da dietro. Taty ha calciato un buon rigore, gliel’ha presa con il pied ma lo ritirerà sicuramente”.
Sui commenti polemici di D’Aversa. “Con Roberto ho lavorato. Li capisco, perché in questo momento sono poco lucidi nell’analisi della partita. Qui c’è stata in campo una squadra che voleva vincere, la Lazio, loro stanno facendo un grandissimo campionato. Sarebbe stato duro per chiunque, già da domani sicuramente vedranno le cose in maniera diversa”.
“Abbiamo attaccato in tanti, questa squadra attacca con tanti giocatori perché creiamo tanto, abbiamo fatto 8 tiri e 28 cross. Ci siamo innervositi, il portiere perdeva tempo, ma non era il nostro calcio e gli ho detto che non era il nostro calcio. Non dovevamo giocare in maniera frenetica. La squadra ha fatto molto bene nel secondo tempo”.
Su Rovella e la mancata convocazione di Spalletti. “Ho un tale rispetto per Spalletti che lui ha tutta la capacità di scegliere i migliori, lui è un mediano e gioca nel suo ruolo come Guendouzi. E così si esaltano le sue caratteristiche, uniche per mobilità e tecnica, mi piace questa mobilità del mio centrocampo, come mi piace la penetrazione con i terzini. A volte ci porta ad altre cose, ma è meglio far questo, invece di fare le solite partite tutti bassi, bloccati. Magari prendiamo un gol in più, ma meglio così perché la probabilità che c’è di fare gol in più è più alta”.
Sugli infortunati. “Su Lazzari dobbiamo fare degli esami strumentali, spero di riavere lui per la Juve e anche Vecino che ha una cosa piccolissima. Nuno non era al top, aveva avuto un piccolo attacco febbrile, nel primo tempo si è un po’ risparmiato e gli ho detto che avevamo bisogno di lui e delle sue cavalcate. Anche la catena dell’Empoli con Gyasi ha fatto una grande copertura, ma nel secondo tempo è stato bravo, ha saputo penetrare e sono venute occasioni importanti”.
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