Il punto sulle panchine traballanti in Serie A dopo la settima giornata di campionato. Fonseca e non solo, tutti i dettagli
Poche volte il cambio di allenatore ha dato una vera svolta alla stagione, eppure gli esoneri restano una costante in Italia e non solo. Quest’anno ha già salutato la Serie A Daniele De Rossi, anche se il suo ritorno alla guida della Roma potrebbe avvenire molto presto data la precarissima posizione di Juric. Il croato era a rischio licenziamento in caso di ko a Monza. A proposito dei brianzoli, sotto osservazione c’è anche mister Nesta. Per alcuni, nonostante le parole di Galliani – “Non è mai stato in discussione” – il gol di Dany Mota gli ha salvato il posto.
Parlando sempre di tecnici nel mirino, appunto sotto osservazione è inevitabile fare il nome di Paulo Fonseca. Il derby vinto con merito contro l’Inter aveva forse illuso l’ambiente rossonero e lo stesso portoghese, dato che dopo sono arrivate due sconfitte (contro Bayer e Fiorentina) e una sola vittoria contro il Lecce di Gotti. Una vittoria qualche ‘allarme’ di troppo sottovalutato anche dagli addetti ai lavori. Nemmeno lo stesso Gotti può dormire sonni tranquilli: 5 punti dopo le prime 7 giornate non sono pochi per una squadra che si deve salvare, ma nemmeno troppi…
Certo, c’è chi sta messo peggio di lui. Del Monza abbiamo detto, e c’è il Genoa che ha gli stessi punti dei salentini ma che è sembra essere in caduta libera dopo un avvio convincente. Gilardino ‘paga’ senz’altro un mercato deludente, con Gudmundsson non degnamente rimpiazzato, e le vicissitudini societarie. Il fondo 777Partners è in gravi difficoltà finanziarie e ha messo in vendita tutti i suoi club calcistici, Genoa incluso.
Oltre naturalmente a Di Francesco, ultimo col Venezia con 4 punti come il Monza, si parla in queste ore di posizione un po’ traballante di Fabio Pecchia. Dopo la promozione in Serie A, conquistata con una cavalcata trionfale, il mister formiano è partito alla grande esprimendo un bel calcio e battendo il Milan (2-1, ma il risultato poteva essere più netto) alla seconda giornata.
Dal ko inflitto ai rossoneri, tuttavia, gli emiliani non hanno più vinto. Nello specifico tre sconfitte, con la più incredibile quella con l’Udinese da 2-0 a 2-3, e due pareggi, ultimo domenica in casa del Bologna. Il Parma è in linea con l’obiettivo prefissato a inizio stagione, la salvezza, ma a quanto pare la mancanza di un successo fa sì che nemmeno Pecchia possa sentirsi al riparo da una voglia di cambiamento da parte della propria società.
6 sono i punti conquistati pure da Nicola, di cui 4 nelle ultime due partite, pari a Torino con la Juve incluso. A differenza di Pecchia, il tecnico del Cagliari non è a rischio, anche se spesso basta una sconfitta per far mutare in negativo una situazione oggi positiva.
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