A margine del Premio Scopigno le parole durissime di Giovanni Galli sui giocatori del Milan e il pensiero sull’esonero di Fonseca
Al Salone d’Onore del Coni è andato in scena il Premio Scopigno che ha visto premiati tanti personaggi importanti del nostro calcio, da Simone Inzaghi a Leonardo Bonucci e Fabio Pecchia. A margine dell’evento ai microfoni di Calciomercato.it ha parlato anche Giovanni Galli, che è andato già duro sul Milan e la prestazione di ieri sera con la Fiorentina.
L’ex portiere ha detto la sua sull’atteggiamento di alcuni giocatori, partendo però dalla questione giovani e la Nazionale: “Nei giovani non c’è fiducia ma neanche nei calciatori italiani. Ora basta esordire in Serie A e arrivi in Nazionale. Noi dovevamo fare 3-4 campionati prima di poter ambire a una convocazione e questa è una strada privilegiata per la Nazionale ma anche una responsabilità maggiore. Ci sono giocatori bravi e validi, il fatto è che non è come il tennis dove può determinare il singolo. Quando c’è un gioco di squadra c’è bisogno che tutte le componenti siano in sintonia, ma abbiamo giocatori interessanti”.
Su Fiorentina-Milan. “Una bella partita, una arrivava da tre vittorie di fila e l’altra balbettava. La Fiorentina è stata brava a cogliere le debolezze del Milan. Milan che non è stato irresistibile, a volte anche presuntuoso, e la Fiorentina è stata brava a prendere e trasformare la presunzione del Milan in forze per sé, ha vinto meritatamente. Il Milan ha sbagliato due rigori con un super De Gea che ha fatto anche altre grandi parate, poi dall’altra parte c’è un altro grande portiere come Maignan. Il ruolo del portiere è sempre stato un po’ denigrato, ma un bravo portiere porta gli stessi punti di un attaccante che fa 20 gol”.
Presuntuosa la squadra o l’allenatore? “Ci sono state durante la partite delle letture sbagliate di calciatori che sembrava ti facessero un piacere a giocare in quel momento e non è l’atteggiamento giusto per un club ambizioso con la storia del Milan. O si rimettono in regola e capiscono la maglia che hanno addosso, è difficile perché nel Milan c’è solo Gabbia di italiano e gli altri sono stranieri. Quindi giocare nel Milan, nel Liverpool o nel Real Madrid a loro non cambia niente. Per noi italiani vestire la maglia di un club italiano è motivo d’orgoglio”.
Fonseca è ancora l’uomo giusto? “L’inizio non è stato dei migliori, poi sembrava che dopo il derby qualcosa si fosse riaggiustata. La partita di ieri è stata due passi indietro rispetto ai progressi delle ultime tre partite. Spero per lui, che ha un calcio propositivo e delle idee, che entri nella testa dei calciatori. Cambiare adesso sarebbe sbagliato, non si può dopo due mesi di campionato cambiare allenatore. Gli si deve dare la possibilità di proseguire il suo lavoro e poi si faranno le valutazioni successivamente. Ma cambiare così all’inizio significa buttare via subito la stagione”.
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