Charles Leclerc e Lewis Hamilton incassano un no bruciante, smacco per la Ferrari in vista della prossima stagione
Settimane di attesa per la Formula Uno, con l’ultima pausa in corso prima del grande rush finale. Una pausa durante la quale, però, i team sono duramente al lavoro per presentare gli ultimi aggiornamenti alle vetture e provare a essere più competitivi possibile. Di sicuro, gli ultimi sei weekend di gara (con sei Gran Premi e tre gare sprint) saranno particolarmente avvincenti e incerti.
Un finale di annata in cui diverse squadre potranno lottare per vincere. Se la McLaren è la vettura che appare più performante in questo momento, in grande rimonta sulla Red Bull, c’è anche la Ferrari che nelle ultime settimane si è espressa ad alti livelli. E occhio ai colpi di coda della Mercedes, con Lewis Hamilton già vincitore di due gare e che vorrà congedarsi al meglio dalla scuderia tedesca.
Per il sette volte campione del mondo, siamo alla fine di un lungo ciclo, in preparazione all’approdo, finalmente, in Ferrari. Attesa per cresce per capire a che cosa potrà ambire il prossimo anno il Cavallino rampante, sulla base della grande crescita di quest’anno. Non sufficiente per puntare al Mondiale, obiettivo che potrebbe però essere più vicino nel 2025, se si proseguisse, per Vasseur e soci, lungo la strada già intrapresa. C’è anche curiosità per capire quali saranno i rapporti tra l’inglese e Charles Leclerc, al momento prima guida designata. Di sicuro, i due possono portare la competitività della Rossa ai massimi livelli. Peccato, per un dettaglio che avrebbe potuto ulteriormente fare la differenza.
Per un po’, si è sognato un autentico dream team a Maranello, con Adrian Newey, storico progettista plurivincitore di titoli mondiali con Williams, McLaren, Red Bull. Dicendo addio agli attuali campioni del mondo, però, ha accettato la sfida dell’Aston Martin, rifiutando così la corte della Ferrari.
Ha dato una sua personale spiegazione Nigel Mansell, campione del mondo 1992 ed ex pilota Ferrari nelle stagioni 1989 e 1990. Intervenuto a ‘The Offshore Sports’, l’inglese, memore della sua esperienza non entusiasmante con la Rossa (appena tre GP vinti e rapporti difficili con il compagno di squadra Alain Prost nella seconda stagione), ha approvato la scelta di Newey. “Credo che sia stato saggio da parte sua – ha dichiarato – In questo modo non si farà coinvolgere dalla politica in Ferrari. Alla Aston Martin potrà fare qualche cosa di speciale. Quanto alla Ferrari, avrebbero dovuto prenderlo e penso si stiano leccando le ferite per questo. Non accettare la sua richiesta di ingaggio è stato poco lungimirante“.
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