Domenico Tedesco e Youri Tielemans in conferenza stampa alla vigilia del match dell’Olimpico contro l’Italia in Nations League
Domani torna la Nazionale e all’Olimpico c’è il big match contro il Belgio orfano però di Romelu Lukaku.
Che risultato vuole vedere domani o non è importante il risultato? “Tutte le partite sono importanti, il risultato anche lo è e non ci siamo mai nascosti. Ci sono circostanze, dei giocatori mancano e ho chiamato dei giovani. Ma tutto quello che facciamo in settimana è anche per il risultato, però ci sono ancora tanti altri aspetti che vogliamo vedere”.
Che generazione in mano ha ora fino al 2026? “Abbiamo cercato di voltare pagina il più veloce possibile, l’Europeo non è stato come pensavamo. Poi si affrontano squadre inferiori sulla carta a noi, ma poi in campo vediamo che tutte possono competere ad alti livelli. Abbiamo Onana, Lukaku e De Bruyne fuori, abbiamo una generazione nuova e di talento e siamo contenti”.
Sulla difesa a tre. “Hanno cambiato sistema loro, ma questa cosa non è nuova perché anche contro la Croazia hanno giocato diversamente con i quinti che ti trovi anche in area. Stanno facendo benissimo in Nations League. Sono in un ottimo momento”.
Ci pensa ad allenare in Italia? “Non è il momento giusto per parlare di me e dei miei sogni, mi conoscete da due anni, sono sempre concentrato al prossimo obiettivo. Stiamo giocando in una bella atmosfera, sarà una bella partita per noi tutti. Ma non nascondo la mia passione per l’Italia”.
Ha sentito Saelemaekers? Rientra nei suoi piani? “Ci siamo sentiti dopo l’operazione, ma anche la sera della partita gli ho mandato un messaggio e ci siamo sentiti. Caratterialmente è un top, anche sul campo, ci può aiutare tantissimo, e dare una mano su tante posizioni, capace di giocare in più ruoli. Sicuramente rientrerà nei nostri piani”.
Arrivata l’ora di dare minuti a De Ketelaere? “Io penso che merita, sta facendo molto bene con l’Atalanta, non soltanto nell’ultima stagione. Ha un ruolo importante e può farlo anche per noi. Nell’ultimo ritiro abbiamo deciso di cambiare e non prendere giocatori alcuni considerazioni che erano con noi agli Europei ma solo per dare spazio a giocatori che non conosciamo bene, fargli giocare 50-70 minuti. Sono d’accordo che meriti di essere in campo”.
Su Lukaku. “Lukaku ha deciso di non essere qui per queste due partite ma non ha detto torno a gennaio o febbraio, c’è la possibilità che rientri a novembre. Lui ha deciso così e capisco pienamente, sappiamo tutti che il suo trasferimento a Napoli è stato tardivo, non ha avuto una preparazione completa e non è al top. Lo conferma lui ma anche il mister, non c’è nessun problema. I giocatori che abbiamo a disposizione meritano la mia massima concentrazione. Questa squadra lo merita, si può parlare al passato ma le ragioni per cui non ci sono certi giocatori sono ovvie, però ci sono giocatori molto giovani e ne abbiamo ancora altri che ora sono fuori e che chiameremo”.
Sull’Italia. “L’Italia è una squadra forte, non ci sono dubbi, giocano a memoria. Si conoscono, molti giocano col 3-5-2 come Ricci o l’Inter in generale che dà tanti giocatori alla Nazionale. Ma non ci sono solo punti di forza. Non vogliamo essere ingenui ma abbiamo i nostri modi che vogliamo metterli in campo”.
Difesa a tre? “Ci sono sempre vantaggi e svantaggi, almeno nella fase di pressing, quando non sei in possesso palla. Abbiamo già giocato a tre, non sarebbe niente di nuovo, tutto è possibile. Allenare in Italia? Ho un altro pensiero qui, non sono qui da turista”.
Poi parola a Youri Tielemans.
Tielemans a che punto sei nella tua crescita e come ti senti? “Molto interessante giocare contro squadre italiane, soprattutto la Nazionale, è il livello più alto che c’è. Cerco di migliorarmi in ogni partita, si impara sempre da partite come queste. Lo è per me ma anche per la squadra”.
Le parole di De Bruyne. “Era molto deluso dal risultato e la partita, che non è andata come volevamo. Dopo il primo gol non siamo riusciti a mettere in atto su cui abbiamo lavorato con l’allenatore. Kevin ha detto anche cose vere. Il fatto di giocare l’uno per l’altro. È stato un messaggio in cui esprimeva la sua frustrazione e delusione, era più magari per svegliarci. Il caso è chiuso, abbiamo avuto una bella chiacchierata, capisce che abbiamo un gruppo giovane e magari non è stata la maniera migliore di parlare, deve prendersi le responsabilità e accettarlo”.
Sei pronto per essere leader della prossima generazione? “Io non ci penso tanto onestamente, sono contento per quanto raggiunto all’epoca. Cerco di essere me stesso, dare indicazioni e imparare”.
La fascia? “Me l’ha proposta il mister e ho accettato con grande orgoglio. Non è la prima volta che sono capitano, so che sono me stesso, do le mie istruzioni, poi cerco di applicare quanto mi chiede l’allenatore. La Nations League è una grande opportunità”.
Infine sull’inizio pessimo di Douglas Luiz, suo ex compagno all’Aston Villa. “Giocatore molto tecnico, per noi era molto importante, è stato qui per diversi anni, è arrivato in Premier, è stato sempre importante. Hanno deciso di separarsi, l’unica cosa che posso dire è che un ottimo giocatore, di grandissima qualità, con il lavoro duro verrà fuori”.
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