Juan Jesus ha denunciato sui social il tentativo di furto della sua auto ma soprattutto il pedinamento subito nelle ultime settimane, poi il pesante sfogo
Brutta disavventura per Juan Jesus. Il difensore del Napoli ha denunciato in queste ore il tentato furto della sua auto, mostrando le prove in una storia pubblicata su Instagram. Ma il punto non è tanto il gesto di rubare la macchina, quanto il fatto che – stando a quello che racconta il brasiliano – JJ è stato pedinato nelle ultime settimane e si è sentito così violato e sotto osservazione.
“Sicurezza ZERO! Dopo quasi un mese pedinato, oggi hanno provato a portare la macchina via. Che brutta sensazione, fate vomitare!”, ha scritto Jesus allegando nella story – che riporta l’orario delle 5.34 – il video dell’auto con i vetri rotti e messa sottosopra. Un paio d’ore più tardi, il brasiliano ha rincarato la dose con parole pesanti: “Quello che è accaduto stanotte è soltanto la ciliegina sulla torta, nell’arco di un mese ho trovato nella macchina ben cinque AirTag (geolocalizzatore). E solo sapere che questi delinquenti sanno dove vivo non mi porta serenità, purtroppo in una città così bella non mi sentirò mai più al sicuro. So che i beni materiali alla fine sono secondari, ma sapere che un estraneo ha violato una cosa mia personale mi fa veramente schifo”. Questo lo sfogo del centrale classe ’91 che a questo punto apre anche a scenari diversi.
Quel “non mi sentirò mai più al sicuro” di certo non lascia tranquilli sul futuro del brasiliano a Napoli e al Napoli. In questa stagione non è la prima volta che accade un fatto simile, già a inizio campionato David Neres era stato vittima di una tentata rapina a pochissimi giorni dal suo arrivo in città. Al brasiliano era stata puntata una pistola da alcuni malviventi che gli hanno intimato – dopo aver rotto i vetri del van che vedeva lui e la moglie a bordo – di consegnargli l’orologio.
Poco dopo la moglie dell’ex Ajax aveva pubblicato su Instagram un messaggio ai tifosi che lo avevano aspettato per un autografo postpartita: “David vorrebbe chiedere scusa ai tifosi che lo stavano aspettando fuori. Mentre cercava di lasciare lo stadio dopo la partita, due uomini in moto hanno distrutto la macchina e lo hanno rapinato sotto la minaccia delle armi”. Neres ha sporto denuncia per il furto, il prefetto di Napoli ha poi telefonato al calciatore rassicurandolo e ricordandogli che “Napoli e la sua comunità restano straordinarie realtà civiche sia per l’accoglienza che per la preziosa storia millenaria”. Un episodio che aveva poi portato anche alla reazione di Diego Maradona jr.: “David, la mia città non è questa… Napoli è storia, cultura, arte e molto di più. Spero tu possa perdonare questa gentaglia e capire che è sempre più minoranza”.
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