Atalanta
Bologna
Cagliari
Como
Empoli
Fiorentina
Genoa
Inter
Lazio
Lecce
Milan
Monza
Napoli
Parma
Roma
Torino
Udinese
Venezia
Verona

Nuovo colpo di scena, reclamo formale contro la Fifa: ecco cosa sta succedendo

L’ultima indiscrezione potrebbe apportare una ventata di cambiamento dirompente: la data da cerchiare in rosso, decisiva in un senso o nell’altro

Da non poche settimane i fitti impegni ufficiali che stanno vedendo protagonisti i vari tesserati in giro per il mondo hanno alimentato non poche critiche. A sollevare l’indignazione mediatica – acuendo una tensione già palpabile ormai da tempo – sono stati anche i tanti infortuni che stanno privando non pochi club di punti di riferimento importanti.

Nuovo colpo di scena, reclamo formale contro la Fifa: ecco cosa sta succedendo
Infantino (LaPresse) – Calciomercato.it

Gravi stop che non possono non imporre serie valutazioni in grado di analizzare fino in fondo la questione. Almeno questa sarebbe la volontà della FIFPRO Europa e delle Leghe Europee, che nella giornata di lunedì dovrebbero passare ufficialmente all’azione. Almeno questa è l’indiscrezione rilanciata con forza dall’agenzia di stampa Reuters, secondo cui tra pochi giorni verrà presentato alle autorità antitrust dell’Unione Europea un reclamo ufficiale. Il motivo? Il fitto calendario orchestrato dalla FIFA continua ad essere al centro di vivaci dibattiti, e le associazioni sopra menzionate auspicano un deciso cambio di rotta che porti ad un numero minori di impegni ufficiali.

Fifa nell’occhio del ciclone, rivoluzione nei calendari: la data da cerchiare in rosso

Le tempistiche non sono affatto banali. Sebbene sia stata annunciata da luglio, l’attacco frontale alla FIFA cadrà due settimane dopo il verdetto della Corta Suprema in merito al caso Lassana Diarra che, di fatto, aveva ridimensionato il potere della FIFA, accusata di violare le leggi dell’UE. Ma non è finito qui.

Nuovo colpo di scena, reclamo formale contro la Fifa: ecco cosa sta succedendo
Ceferin, Infantino (LaPresse) – Calciomercato.it

Il reclamo pone infatti l’accento anche sulla crescente tendenza da parte di atletico e organizzazioni sportive “a rivolgersi all’autorità di controllo antitrust dell’UE per garantire parità di condizioni e ridurre il potere degli organi di governo”. Motivazioni politico-diplomatiche si intrecciano dunque con caratteri più squisitamente tecnici, fermo restando che il nocciolo della questione ruoterà attorno al tema calendari, considerati “insostenibili per i campionati nazionali” e un “rischio per la salute dei calciatori“. Che sia l’alba di una nuova era non è dato saperlo; fatto sta che il reclamo potrebbe mettere in discussione diverse questioni che sembravano ormai inappellabili. Staremo a vedere cosa succederà.

Gestione cookie