Beppe Bergomi, ex bandiera e capitano dell’Inter, analizza il momento della squadra campione d’Italia nell’intervista esclusiva ai microfoni di Calciomercato.it
C’è il Napoli in testa alla classifica dopo la seconda sosta della Serie A, con l’Inter a rincorrere e distante due lunghezze dall’undici allenato dall’ex Antonio Conte.
La formazione campione d’Italia è incappata in qualche passo falso in campionato, mentre in Champions League ha collezionato 4 punti nelle prime due gare con il prezioso pareggio all’esordio nella tana della corazzata Manchester City. Per analizzare l’avvio di stagione dell’Inter la redazione di Calciomercato.it ha intervistato in esclusiva Beppe Bergomi, bandiera dei nerazzurri e da diversi anni apprezzato opinionista per ‘Sky Sport’.
Salve sig. Bergomi e grazie mille della disponibilità: dopo le prime sette giornate di campionato è ancora l’Inter la favorita per lo scudetto?
“È difficile dirlo perché nelle prime posizioni al momento si sono alternate tante squadre. Alla sosta c’è il Napoli in testa, che è una squadra costruita molto bene, dove c’è un allenatore come Conte che sa come si vince e se non vince arriva almeno secondo. Occhio quindi al Napoli che è partito forte, sta andando molto bene, ma è comunque ancora troppo presto per dirlo – esordisce Bergomi ai nostri microfoni – L’Inter ovviamente dovrà difendere lo scudetto perché è la squadra che ha vinto e che ha dominato nella scorsa stagione, però negli ultimi anni chi ha vinto il campionato l’anno successivo ha steccato, vedi Milan e Napoli. L’Inter deve stare molto attenta perché continuo a pensare che non è la più forte ma la più brava: Inzaghi la fa giocare bene e ottiene grandi risultati. Non dimentichiamoci della Juventus, devi dargli tempo, è una squadra costruita da poco ma già si vede la mano dell’allenatore. Poi c’è il Milan che ha in rosa giocatori di grande talento, però ancora con alti e bassi come dimostra la sconfitta con la Fiorentina dopo la vittoria nel derby. Io inoltre aspetto sempre l’Atalanta e poi mi sta piacendo tanto la Lazio, mentre la Roma vedremo. In questo momento però il Napoli è giustamente in testa”.
L’Inter è più forte e completa rispetto alla scorsa stagione o manca qualcosa nella rosa di Inzaghi?
“Come tutte le squadre del nostro campionato penso che le rose siano imperfette. L’Inter è la squadra che ha l’età media più alta, quindi Inzaghi sta facendo giustamente delle rotazioni profonde, prendendosi anche dei rischi per cercare di rimanere competitivo in tutte le competizioni. Non può scegliere tra campionato e Champions League, mentre l’anno scorso a un certo punto lo ha fatto dando priorità allo scudetto e alla seconda stella. Non so se è più forte o meno, però rispetto allo scorso anno è una squadra che ha un anno in più. L’Inter ha sì più esperienza, ma deve essere bravo Inzaghi ha dargli nuove motivazioni perché è fondamentale se vuoi rivincere. Lo ha detto anche lo stesso allenatore: vincere è difficile, ma rivincere è ancora più complicato“.
Tra campionato e Champions, cosa sceglie Inzaghi? L’Inter può andare lontano anche in Europa?
“Il campionato quest’anno è ancora più difficile, poi dobbiamo toglierci dalla testa i paragoni con la scorsa stagione. Ci sono avversarie diverse, che si sono rinforzate sul mercato e che anche mentalmente sono pronte a dare quel qualcosa in più per scalzarti dal trono. Inzaghi non può scegliere: deve passare il turno in Champions League, anche passando per gli spareggi se non riuscirà ad entrare tra le prime otto, mentre in campionato dovrà lottare punto su punto. Anche perché se molli, l’Inter non è una squadra che può permettersi di restate fuori dalle prime quattro… Deve sempre cercare di rimanere in Champions oltre che a lottare per il titolo, anche perché come dicevo quest’anno è un campionato molto competitivo“.
L’Inter sta faticando nel reparto difensivo: c’è un rimpianto Buongiorno e la dirigenza interverrà sul mercato a gennaio?
“Essendo stato un difensore non mi focalizzerei solo su un reparto. Se andiamo a leggere i numeri l’Inter difende diversamente rispetto al passato, è la migliore per tocchi subiti in area, questo quindi significa che è una squadra che difende alta. E difendendo alta, se sbagli qualcosa gli avversari ti arrivano in porta. L’Inter deve migliorare sicuramente sotto l’aspetto dell’attenzione e non subire determinati gol come succedeva l’anno scorso. Inoltre penso che in questo momento sia un po’ stanca sia mentalmente che fisicamente perché i giocatori hanno fatto poche vacanze. Quasi tutti sono stati impegnati l’ultima estate in nazionale tra Europei e Coppa America, Lautaro Martinez ad esempio ha riposato solo sette giorni. Noi certe cose le diamo per scontate, ma questi ragazzi non sono dei robot. Bisogna dare tempo a questa Inter di crescere da questo punto di vista ma ripeto: non bisogna fare paragoni con l’Inter dello scorso anno”.
Con capitan Lautaro Martinez un po’ in affanno, l’Inter si aggrappa ai gol e alle giocate di uno scatenato Marcus Thuram, finito sul mercato nuovamente nel mirino delle big d’Europa. Lo ‘Zio’ Bergomi – a margine a Sesto San Giovanni della presentazione del libro ‘I protagonisti del calcio romantico’ di Marco Lanza – si sofferma sulla crescita esponenziale del figlio d’arte nell’intervista esclusiva a Calciomercato.it.
Thuram ha iniziato alla grande la stagione, capocannoniere della Serie A insieme a Retegui con 7 reti in altrettante partite: è in questo momento l’attaccante francese il Lautaro dell’Inter?
“É migliorato molto sotto porta, l’avevamo visto lo scorso anno lavorare tanto in uscita e difendere palla, mentre adesso attacca la porta con grande cattiveria e determinazione. Specialmente di testa è migliorato tanto ed è veramente bravo in ogni situazione – sottolinea Bergomi – Vedo sempre che c’è tanta armonia nell’Inter e questo è un aspetto molto importante. Se Lautaro Martinez è in difficoltà segna Thuram, altrimenti è segnano Taremi o Arnautovic: la cosa fondamentale è che tutti gli attaccanti trovino il gol. Presto comunque Lautaro tornerà a segnare come prima, di questo ne sono convinto”.
C’è la paura la prossima estate di perdere Thuram? L’Inter dovrebbe cercare di blindarlo e prendere sul mercato anche David, o sarebbe competitiva anche con l’eventuale partenza del figlio d’arte?
“Stiamo andando un po’ troppo avanti (sorride, ndr)… Io mi fido sempre molto dell’operato della dirigenza e in questi anni, malgrado le difficoltà sul mercato, l’Inter resta competitiva e vince. E penso che sarà così anche per i prossimi anni: quindi dico ai tifosi interisti di non fare voli pindarici perché la situazione è questa. Dovrà essere brava la società come sempre a vendere qualcuno per andare a mettere dentro nuovi giocatori altrettanto forti, cercando inoltre di abbassare l’età media della rosa con caratteristiche magari anche diverse. Staremo a vedere, secondo me è ancora presto per pensare al mercato estivo”.
Inzaghi è stato il condottiero e uno dei principali artefici dello scudetto della seconda stella: le voci dalla Premier League possono portarlo lontano dall’Inter a fine stagione, o continuerà il ciclo sulla panchina nerazzurra?
“Come tutti siamo legati ai risultati e quindi anche Simone lo sa bene. Ha ottenuto finora grandi risultati all’Inter, ha vinto lo scudetto e tanti altri trofei tra Coppa Italia e Supercoppa, arrivando inoltre in finale di Champions. È sempre dentro un ciclo, però nel calcio siamo sempre legati a quello che facciamo da qui in avanti. Lui sa benissimo come funzionano certe dinamiche, è un ragazzo intelligente come il suo staff, vedremo nei prossimi mesi cosa succederà. Il gioco che ci ha fatto vedere in questi anni poche volte lo abbiamo visto all’Inter e dobbiamo fargli davvero i complimenti. Dobbiamo lasciarlo lavorare in tranquillità perché a ogni scelta c’è sempre qualcuno che ha da ridire. Penso che l’Inter debba tenersi stretto un allenatore come Simone Inzaghi“.
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