Antonio Barillà, giornalista de ‘La Stampa’, è intervenuto a ‘JuveZone’ su Calciomercato.it per approfondire le tematiche relative al mondo bianconero
La Juventus ripartirà sabato prossimo dopo la sosta quando affronterà la Lazio allo Stadium. Sfida subito ostica per la truppa di Thiago Motta che ripartirà anche da una piccola emergenza.
Questo il primo punto toccato dal collega Antonio Barillà, che è intervenuto a ‘JuveZone’ su Calciomercato.it: “Si riparte con un’emergenza, ma con il vantaggio di avere un allenatore che ha delle gerarchie molto elastiche. È capitato che abbia attinto al turnover senza essere costretto da infortuni o squalifiche, quindi io credo che tutte le alternative prospettate permettano alla Juventus di avere una squadra competitiva e in grado di sopperire alle defezioni”.
Detto poi della gara complicata contro la Lazio il giornalista de ‘La Stampa’ ha evidenziato: “Ritengo che sia molto importante per tastare il livello di crescita della Juventus, che non dimentichiamo arriva da una rifondazione profonda, da uno svecchiamento seppur intelligente e non eccessivo. Deve trovare una continuità che non può essere automatica. Non incideranno sulla corsa scudetto perché la Juventus, nonostante venga da tre pareggi consecutivi interni, non è così distante dalla vetta. Il Napoli è un passo più avanti, ma ha cominciato con la caduta di Verona, è un campionato che ha dalla sua un equilibrio che garantisce incertezza e di conseguenza spettacolo. È chiaro che fra un po’ questa alta classifica comincerà a sgranarsi e la Juve non può perdere terreno”.
Spazio quindi alle vicende di mercato con un commento anche sul nome di Milan Skriniar: “La Juventus in questo momento non può spendere certe cifre e non può pagare certi ingaggi. Un giocatore di quel calibro può venire solo in prestito e con una parte dell’ingaggio pagata, e non mi sembra una situazione che si possa profilare con facilità visto l’esborso fatto dal PSG”.
Barillà si è quindi addentrato sulle vicende in generale del mercato bianconero: “posso aspettarmi un intervento offensivo, la famosa controfigura di Vlahovic, e un intervento difensivo, la famosa integrazione di Bremer. L’infortunio del brasiliano mi rinfocola il rimpianto per l’addio a Rugani che secondo me era evitabilissimo pure in una rifondazione e oggi avrebbe fatto comodo”.
Il collega ha quindi sottolineato come il profilo si possa tracciare solo alla luce di un rapporto di qualità-prezzo: “Io credo che la Juve abbia tanti profili da valutare, ma non ha in questo momento un obiettivo sul quale puntare nettamente”
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