Cristiano Giuntoli tra sogni, obiettivi e grattacapi come il rinnovo di Dusan Vlahovic: incontro a dicembre, se non ci sarà accordo la cessione è inevitabile
La Juventus è ripartita in estate facendo una vera e propria rivoluzione sotto ogni punto di vista, tecnico e finanziario. Ma ovviamente qualche nodo se lo è portato appresso o comunque in queste settimane è tornato a stringere in maniera particolare. Anche perché il mercato è fatto sì di nuovi acquisti e cessioni, ma pure di conferme e quindi rinnovi di contratto.
Quello che rischia di diventare parecchio spinoso, ma in realtà lo è già, è quello di Dusan Vlahovic che resta uno dei calciatori più discussi in Serie A per non dire in Europa. Il serbo alterna partite in cui è assolutamente decisivo ad altre in cui invece fa fatica anche tecnicamente. I numeri, comunque, al momento sono dalla sua parte in toto: 7 gol in 9 partite tra campionato e Champions League, compresa una doppietta incredibile in casa del Lipsia che può rivelarsi – e probabilmente lo sarà – decisiva per il cammino europeo della Juventus. La voce che preoccupa è quella della scadenza dell’attuale accordo, 2026. Per cui tra un anno e spicci il classe 2000 sarà libero di parlare e firmare a parametro zero con altri in vista della stagione successiva. Un bel problema per i bianconeri, che ovviamente non possono permettersi di perdere gratis un giocatore così. E al tempo stesso deve risolvere la questione dell’ingaggio monstre da quasi 24 milioni lordi all’anno.
Con l’agente Darko Ristic sono in corso i colloqui: come scrive ‘Il Corriere dello Sport’, a dicembre ci sarà un incontro che può essere se non decisivo almeno significativo. Ma il bivio è scritto: rinnovo oppure cessione. Che a certe cifre per la Juve diventerebbe quasi un’impresa, in quanto a poter spendere quei soldi è possibile solo a pochissimi in Europa. E Thiago Motta intanto spera di non dover affrontare la questione anche in campo. Dovrà farlo Giuntoli, che tra l’altro giovedì sera era all’Olimpico per salutare Luciano Spalletti, con cui ha condiviso la leggendaria cavalcata scudetto col Napoli.
E che avrebbe voluto tanto ricomporre la coppia d’oro anche alla Juventus. Secondo lo stesso quotidiano romano infatti, il primo obiettivo per la sostituzione di Massimiliano Allegri – avrebbe raccontato una fonte vicina al direttore juventino – sarebbe stato proprio l’attuale ct dell’Italia. Che ad agosto 2023 – in seguito alle dimissioni di Roberto Mancini – è stato però sedotto dalla panchina che ha sempre sognato, quella della Nazionale appunto. Per quanto Spalletti stesso avrebbe gradito comunque raggiungere il suo ex ds a Torino. Storie di sliding doors, nel momento in cui Giuntoli programmava e pensava la Juve che doveva essere nel futuro e che poi è ripartita da Thiago Motta, comunque da non considerare assolutamente una seconda scelta.
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