Addio alla Ferrari, arriva un messaggio da brividi poco fa: “E’ stata una bellissima sfida”. L’intervista completa
La stagione di Formula 1 è ormai nel vivo da mesi e si appresta alle battute finali. Da qui al termine dell’annata 2024 restano 6 gare: quella di Austin il 20 ottobre, quella del Messico il 27, poi in Brasile il 3 novembre, a Las Vegas il 24, in Qatar il 1° dicembre ed infine ad Abu Dhabi l’8 dello stesso mese.
La classifica attuale vede Max Verstappen in testa con 331 punti, seguito da Norris a 279 e al terzo posto Leclerc con 245. In termini di team, invece, la McLaren domina con 516 punti, la Red Bull segue a 475 ed al terzo posto spunta la Ferrari con 441. Proprio del “Cavallino” si è parlato oggi in una lunga intervista al Corriere della Sera, che merita di essere approfondita e recuperata.
A parlare del suo addio dalla Ferrari è stato Mattia Binotto. Fino al 2022 è stato legato alla scuderia italiana, per poi allontanarsi dopo anni di servizio. Dallo corso 1° agosto è rientrato in Formula 1 come capo del progetto Audi e nella lunga intervista di cui vi parlavamo, ha voluto ricordare i quasi 30 anni passati a Maranello dove è stato poi sostituito da Frederic Vasseur.
Binotto ha discusso del suo periodo da team principal della Ferrari, iniziato nel 2019 come sostituti di Arrivabene e poi ha voluto anche parlare dell’attuale lavoro proprio di Vasseur che ha preso il suo posto. Prima ancora, però, si è concentrato su quelli che sono stati i lunghi anni con il Cavallino.
“Sono stati ventotto anni nei quali ho ricevuto molto. Mi sento fortunato ad aver preso parte ad una storia straordinaria, a un periodo di vittorie fantastiche alle quali ho contribuito. – Ha detto Binotto, che poi ha aggiunto – Se penso all’esperienza da team principal è stata una bellissima sfida: c’era una squadra reduce da anni difficili che aveva bisogno di essere rilanciata. Dovevamo ricostruire le basi per un’organizzazione solida puntando anche sui giovani talenti”.
Poco dopo ha deciso di fare un bilancio della sua esperienza alla Ferrari: “Ci sono stati momenti molto belli, ma anche errori, dai quali s’impara sempre. Nel complesso un periodo molto positivo”. Infine, un commento su chi ha preso il suo posto: “Fred ha saputo proseguire il progetto all’insegna della continuità, non ha rivoluzionato un’organizzazione strutturata e funzionale. Ha fatto anche scelte sue, ma lo ripeto: se la Ferrari vince sono contento perché conosco il team e so quanta fatica è stata spesa per portarlo a un certo livello”.
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