Caso clamoroso dopo la decisione del giudice sportivo: eliminazione a tavolino dalla coppa per punire un’altra società
Una decisione destinata a far discutere e che il club ha già deciso di impugnare. È davvero clamoroso quanto accaduto nel Girone 5 della Coppa Lombardia Under 19, raggruppamento che contava tre squadre: il Sant’Ambroeus, il Pro Novate e la Garibaldina.
Tutto nasce nell’ultima giornata della fase a gironi, turno che prevederebbe la sfida tra il Sant’Ambroeus e il Pro Novate. La squadra di casa però non si presenta e da qui scoppia il caso: il regolamento prevederebbe la sconfitta a tavolino e il -1 in classifica, ma la decisione del giudice sportivo va in un’altra direzione. Oltre ad assegnare la vittoria a tavolino al Pro Novate, infatti, la sentenza esclude dalla competizione il Sant’Ambroeus e, di fatto, riscrivere la classifica del girone e penalizza in maniera importante la Garibaldina.
Con la squadra esclusa dalla competizione, infatti, vengono cancellati anche i punti che le altre due compagini avevano conquistato (entrambe vittoriose). La classifica riscritta dal giudice sportivo vede così il Pro Novate e la Garibaldina ad un punto, con i primi qualificati in quanto teste di serie. Eliminazione invece per la Garibaldina che, al contrario di quanto sarebbe accaduto se avesse conservato i tre punti conquistati sul campo, non ha potuto accedere alla fase successivamente neanche come migliore seconda.
Il giudice sportivo fa nascere il caos: fuori dalla coppa, c’è il ricorso
Una decisione quindi fortemente penalizzante per la Garibaldina che ha già preannunciato l’intenzione di presentare ricorso e di non volersi fermare in caso di esito negativo.
A spiegarlo è il direttore sportivo Massimo Tridente: “In sessant’anni di calcio non mi era mai capitato ciò che ci è successo: l’esclusione di una parte terza a causa del comportamento di un’altra società. Non si tratta di un ritiro volontario, ma di esclusione che va a punire la nostra squadra che ha vinto sul campo”. Per Tridente l’intera vicenda “sembra una stortura e una forzatura di un regolamento sbagliato alla fronte”. Per il dirigente “se non si parte alla pari e si viene danneggiati non è giusto”. Quindi la decisione di presentare ricorso e “in caso dovessero darci torto, non ci fermeremo al primo grado”.