Italia-Israele nella paura, cecchini sul tetto dello stadio

Clima di grande tensione per Italia-Israele con misure di sicurezza altissime: cecchini avvistati sul tetto dello stadio

Italia-Israele ĆØ una partita che si gioca in un clima di grande tensione per la situazione che si sta vivendo da mesi nelle Terra Santa. Una guerra che non puĆ² che essere presente anche allo stadio di Udine come testimoniato da un’immagine trasmessa prima dell’ingresso in campo delle due squadre.

Italia-Israele, cecchini allo stadio
Bluenergy Stadium (LaPresse) -Calciomercato.it

Le telecamere hanno, infatti, inquadrato due militari presenti sul tetto dello stadio, pronti ad intervenire in caso di necessitĆ . Tutto rientra nel rafforzato piano di sicurezza che le autoritĆ  hanno predisposto in vista di questo match. Un piano che ĆØ partito giĆ  da giorni, con Udine totalmente blindata con misure straordinarie e un dispiegamento di forze dell’ordine piĆ¹ che raddoppiato rispetto ad un normale match di Serie A.

Italia-Israele, il piano sicurezza: zona rossa e traffico deviato

Un piano di sicurezza che non riguarda soltanto l’impianto: fuori il Bluenergy Stadium ĆØ stata predisposta una zona rossa con transenne, dissuasori e barriere alte fino a due metri.

Italia-Israele, il dispositivo di sicurezza
Stadio Friuli (LaPresse) – Calciomercato.it

Imposto il divieto di sosta nell’area che circonda lo stadio, con la rimozione forzata del veicolo nel caso di violazione. Ma, come detto, misure di sicurezza sono allargate anche al resto della cittĆ  con alcune strade chiuse al traffico e un presidio rafforzato nei pressi dell’albergo che ha ospitato la Nazionale israeliana.

Un clima di grande tensione che ha toccato anche la stessa Italia con le parole di Luciano Spalletti alla vigilia che hanno toccato proprio il tema della guerra. “Andremo a giocare questa partita – le parole pronunciate ieri al Tg1 – Ā con la speranza di convincere qualcuno in piĆ¹ sulla contrarietĆ  della guerra. Ci sono molti israeliani che non vogliono la guerra e noi dobbiamo convincere qualcuno in piĆ¹ che questa ĆØ una cosa che deve finire”.

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