Calhanoglu è atteso domani dalla Squadra Mobile di Milano, che ha già ascoltato Inzaghi e Zanetti come persone informate dai fatti
Prosegue l’inchiesta ‘Doppia Curva’ che il primo ottobre ha portato all’arresto di 19 ultrà, di fatto azzerando le gerarchie del tifo cosiddetto organizzato di Inter e Milan. Visto il coinvolgimento di alcune importanti cosche della ‘Ndrangheta, i documenti dell’indagine sono già stati trasmessi alla Commissione Parlamentare Antimafia.
A proposito del rapporto tra l’Inter e il ponte di comando della Curva, il Gip ha scritto che “La società interista si trova in una situazione di sudditanza nei confronti degli esponenti della Curva Nord, finendo, di fatto, per agevolarli seppur obtorto collo“.
Gli investigatori della Squadra Mobile di Milano hanno iniziato gli interrogatori. Il primo a presentarsi in Questura, come persona informata dei fatti, è stato Simone Inzaghi. Il nome del tecnico dell’Inter è presente varie volte nelle numerose pagine di intercettazioni. Nella richiesta di custodia cautelare, i pm Storari e Ombra affermano che l’Inter “di fatto finanzia” il business illegale degli ultrà.
Sotto la lente di ingrandimento la telefonata con Marco Ferdico, responsabile della comunicazione della Curva Nord e uno degli ultrà tratti in arresto due settimane fa, In sostanza il Ferdico si lamenta con Inzaghi per il numero di tagliandi per la finale di Champions a Istanbul messi a disposizione per la curvan, che ha da poco ufficializzato lo ‘scioglimento’ con il ritorno alla divisione in gruppi.
“Ci hanno dato 1000 biglietti, ci siamo fatti due conti e ne abbiamo bisogno di 200 in più”, disse Ferdico. Preoccupato e arrabbiato per un possibile sciopero del tifo nella finale di Coppa Italia contro la Fiorentina, l’allenatore nerazzurro replicò garantendo all’ultrà che si sarebbe attivato con il club, pur non avendo alcun ‘potere’ in tal senso. “Parlo con Ferri, Zanetti, Marotta… Poi ti faccio sapere qualcosa“.
Ferdico concluse, precisando che “bisogna parlare con Marotta“, perché “lui ha l’ultima parola”. Alla fine la curva ottenne 1200 biglietti, ma la tesi difensiva dell’Inter sostiene che – prima di fare tale concessione – informò in via ufficiale la Digos ottenendo da essa il via libera. “Siamo parte lesa”, le parole dello stesso Marotta prima della sfida di Champions con la Stella Rossa.
Nell’interrogatorio Inzaghi ha detto di non aver mai ricevuto pressioni e minacce da Ferdico o da altri esponenti del tifo organizzato interista. E sulla richiesta di ulteriori tagliandi per Istanbul: “Dissi alla società che ne servivano di più”.
Inchiesta Curva Nord Inter, le risposte di Zanetti agli inquirenti
Dopo Inzaghi, è toccato a Javier Zanetti. In una intercettazione, sempre Ferdico si rivolge all’ex difensore nerazzurro Materazzi dicendogli che aveva “saputo da Zanetti” che “funzionari di Polizia stavano monitorando la Curva”. “Non è vero”, è stata la risposta dell’argentino agli investigatori.
Anche Zanetti ha sottolineato di non aver mai subito minacce dagli ultrà, che conosce benissimo se non altro perché è all’Inter da trent’anni, prima come calciatore e capitano della squadra, e dal 2014 in qualità di vicepresidente su nomina dell’ex patron e presidente Erik Thohir. A meno di cambi di programma, come riporta ‘La Gazzetta dello Sport’ domani sarà Hakan Calhanoglu a presentarsi in Questura a Milano.
Inchiesta Doppia Curva: Calhanoglu in Questura dopo Inzaghi e Zanetti. Atteso anche l’ex Skriniar
Non indagato al pari di Inzaghi e Zanetti, come di tutti i tesserati dell’Inter, Calhanoglu verrà sentito in merito ai suoi rapporti con i massimi esponenti della Curva Nord, in particolare con Ferdico e Bellocco, esponente dell’omonima famiglia di ’ndrangheta della Piana di Gioia Tauro, assassinato con 21 coltellate dall’ultrà Andrea Beretta a Cernusco lo scorso 9 settembre.
Nella conversazione del 26 maggio 2023 con Materazzi, Ferdico dice di aver incontrato Calhanoglu e Barella per la questione relativa sempre ai biglietti per la finale di Champions contro il Manchester City. Ferdico aggiunge che il turco si è “lamentato” per il comportamento della società. Stando sempre a quanto detto da Ferdico, ad agosto del 2023 Calhanoglu avrebbe dovuto trascorrere una serata a cena con la famiglia dello stesso Ferdico e con quella di Bellocco.
Nei prossimi giorni sarebbe atteso in Questura pure l’ex Skriniar, che nel gennaio 2023, ovvero alcuni mesi prima di andarsene da Milano ebbe un incontro – sempre invece rifiutato da Inzaghi – con Ferdico e Mauro Nepi (un altro degli ultrà arrestati) in un bar vicino alla Pinetina. “Comunque va via… Al 100% ha già deciso, hai visto che gli tremava la voce. Aveva un po’ di paura… (…) poi si è lasciato andare. (…) Però c’ha messo la faccia”, riferirono Ferdico e Nepi a Beretta dopo il faccia a faccia con lo slovacco.
Inchiesta Curva Nord, cosa rischia l’Inter
Danno di immagine a parte, allo stato attuale l’Inter rischia una multa. I tesserati, ovvero giocatori ed eventualmente Inzaghi, possono incorrere in squalifiche di una o due giornate, nei casi più gravi una sospensione a tempo seppur di breve durata. Per i dirigenti, la squalifica sarebbe solo a tempo.
Potrebbero arrivare delle squalifiche poiché, come recita l’art.4 del Codice di Giustizia sportiva, “Ai tesserati è fatto divieto di avere rapporti con esponenti di gruppi o gruppi di sostenitori che non facciano parte di associazioni convenzionate con le società”.
“Dette convenzioni, stipulate secondo le condizioni previste dall’art. 8 del D.L. n. 8/2007 convertito in legge con la L. n. 41/2007, devono essere validate dalla Federazione. In ogni caso – recita ulteriormente l’articolo – tali rapporti devono essere autorizzati dal delegato della società ai rapporti con la tifoseria. In caso di violazione delle disposizioni di cui al presente comma, si applicano le sanzioni di cui al comma 9″.
Il Procuratore federale Giuseppe Chiné ha già richiesto tutta la documentazione alla giustizia ordinaria per valutare eventuali condotte sanzionabili in ambito sportivo.