Milan, attacco ai dirigenti: “Marotta e Giuntoli portano 8-10 punti” | ESCLUSIVO

Le difficoltà del Milan attuale dovute soprattutto alla dirigenza: il paragone con Giuntoli e Marotta secondo l’agente FIFA Zampacorta

Tanti i temi affrontati nel corso dell’ultima puntata di ‘Ti Amo Calciomercato’, sul canale Youtube di Calciomercato.it, con ospite Dino Zampacorta. L’agente FIFA ha parlato di alcune delle problematiche principali del momento del calcio italiano, soffermandosi, ad esempio, sul complicato avvio di stagione del Milan.

Milan, attacco alla dirigenza
Gerry Cardinale e Zlatan Ibrahimovic (fonte: © LaPresse) – Calciomercato.it

 

Un parere, il suo, piuttosto impietoso, sulla composizione della squadra e sull’apporto della dirigenza, che a suo dire è il problema maggiore attualmente. “Quello che mi è piaciuto di meno è la mancanza totale della società – ha spiegato – Il Milan non ha dirigenti, niente e nessuno. Il Milan è una casa, bella bellina, ma senza le fondamenta con un po’ di vento cade tutto. Un allenatore che non ha alle spalle un Marotta, un Ausilio, un Giuntoli… Questi dirigenti portano 8-10 punti a campionato, solo loro. Il Milan ha quindi bisogno di dirigenti di peso come Maldini e Massara, penso al caso del cooling break…”.

Italia, Zampacorta avverte Spalletti: “Troppi esperimenti”

Zampacorta ha anche parlato dei recenti risultati della Nazionale di Spalletti, che in Nations League sta cercando di riscattare il disastroso Europeo estivo e di mettere le basi per il futuro. Invitando però a non esagerare con gli entusiasmi e a riflettere opportunamente sulle mosse da compiere per poter davvero rilanciare l’Italia calcistica.

Italia, Zampacorta avverte Spalletti
Luciano Spalletti (fonte: © LaPresse) – Calciomercato.it

 

“La squadra di Spalletti è una buona squadra, ma siamo passati da una tragedia totale ad un’esaltazione totale di adesso – ha affermato – Se non troviamo un po’ di equilibrio, io non sono ottimista. La Nazionale è chiamata a vincere tutte le partite, anche le amichevoli. Il mio consiglio a Spalletti è individuare una rosa di 20-22 elementi fissi senza troppi esperimenti. Ben vengano i calciatori provenienti da squadre medio-basse, secondo me per giocare in Nazionale servono dei requisiti. Le grandi Nazionali del passato erano composte da giocatori con almeno 50-60 presenze in Serie A provenienti da Milan, Inter, Juventus”.

Uno dei problemi principali è però legato all’impiego di alcuni dei protagonisti, con differenze che emergono tra Nazionale e club. “Ci sono elementi cardine della nostra Nazionale che purtroppo non giocano titolari nei rispettivi club – ha aggiunto – Il primo che mi viene in mente è Frattesi, Retegui è all’Atalanta per l’infortunio di Scamacca, il titolare era lui. Raspadori non è titolare nel Napoli. Questa è una riflessione da fare”.

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