La Juventus prepara il ritorno in campo contro la Lazio: parola all’esterno bianconero Andrea Cambiaso
Tra i punti fermi della Juventus di Thiago Motta, Andrea Cambiaso giura fedeltà alla Vecchia Signora e carica il gruppo in vista dei prossimi impegni.
Tra i simboli della Juventus targata Thiago Motta c’è sicuramente Andrea Cambiaso. Giovane, intraprendente, in continua crescita e soprattutto legato ai colori bianconeri. Un legame che l’esterno classe 2000 ha confermato in una lunga intervista al Corriere dello Sport alla vigilia del big match tra Juventus e Lazio: “Se penso alla strada fatta e a dove sono oggi mi gira la testa. Quindi preferisco continuare a correre”.
Per Cambiaso la Juventus rappresenta “la storia del calcio italiano, una seconda famiglia e un grandissimo punto di arrivo per la mia carriera”. Nelle ultime settimane il nome dell’esterno ligure è stato accostato a Premier League e Real Madrid: “Essere accostato a un club come il Real Madrid, mi sembra una cosa più grande di me”. Ad ogni modo, pur essendo “orgoglioso degli estimatori che potrei avere”, per Cambiaso “la Juventus è il mio Real Madrid”. Insomma, l’intenzione è di restare a lungo in bianconero: “Ho rinnovato fino al 2029 e vorrei rimanere il più a lungo possibile”.
Juventus, Cambiaso suona la carica
In merito alla lotta scudetto, Cambiaso non ha dubbi: “Siamo da primissimi posti e la Juve deve sempre giocare per vincere. L’Inter è favorita e tra due domeniche c’è lo scontro diretto. Siamo tra le migliori”
Sul tema delle troppe partite: “Io starei sempre in campo, però non è un caso che tanti di noi si facciano male così spesso”. Cambiaso infatti sottolinea che lgi infortuni non solo legati solo a “questioni fisiche, c’è la componente mentale. Se entri in campo stanco fai un appoggio sbagliato, corri peggio, ti affatichi prima. Sì, negli ultimi anni forse è stata tirata un po’ troppo la corda”.
Il rapporto con Allegri: “Gli voglio un bene dell’anima, anche Landucci mi è stato sempre vicino. Quello che mi ha lasciato Allegri è l’equilibrio mentale: ricordo che all’inizio della scorsa stagione volevo spaccare il mondo e lui mi diceva “calma, calma”. Troppa foga mi portava fuori giri, è stato il primo a darmi due scarpe comode per andare lontano”.
Infine, sull’ultimo Europeo con la Nazionale: “Non ha funzionato il gruppo, non è andato l’ambiente, è stato un mix di varie cose. Siamo stati bravi a rialzarci, anche se resta un rammarico enorme perché certe opportunità capitano poche volte nella vita”.