Thiago Motta applaude la squadra ed elegie il suo preferito: “È completo”

La Juventus vince nel finale grazie ad un’autorete di Gila: le parole dell’allenatore bianconero Thiago Motta nel post gara

Vittoria con grande sofferenza. La Juventus porta a casa tre punti d’oro contro la Lazio perché conquistati in piena emergenza ed al termine di una partita in cui la formazione di Baroni è stata brava a chiudere tutti i varchi nonostante l’inferiorità numerica.

Juventus-Lazio, il commento di Thiago Motta
Thiago Motta (LaPresse) – Calciomercato.it

Al termine del match, intervenuto a ‘Sky’, Thiago Motta commenta così la prestazione dei suoi calciatori: “Una squadra che si è difesa molto bene, una squadra molto generosa. È chiaro che con l’entusiasmo dei tifosi e la voglia della nostra squadra di andare in area di rigore, certe volti i ragazzi sono stati un po’ frenetici. Nel secondo tempo abbiamo fatto meglio, il gol credo sia arrivato nel momento giusto. Non è facile segnare ad una squadra così, è una vittoria importante e meritata”.

TIRI DA FUORI – “Può essere molto importante però va fatto nel modo giusto. Il tiro di Fagioli non è il tiro da fuori in quel momento. Se uno si trova bene, allora sì è un’opportunità importante in situazioni come oggi con le squadre che si difendono dentro l’area. Il cross che abbiamo fatto in occasione del gol è quello che deve essere fatto perché è pericolosissimo”.

Juventus-Lazio, Thiago Motta esalta Cambiaso: “È completo”

CAMBIASO – “Sta diventando un giocatore importante anche in Nazionale. È un calciatore molto completo che sa che tante cose può ancora migliorare, che deve fare attenzione al suo fisico in questo momento. Deve essere equilibrato di testa e fisico, è un grande professionista. Può fare ancora molto meglio: è un giocatore importante per noi e per la Nazionale”.

Thiago Motta dopo Juventus-Lazio
Motta (LaPresse) -Calciomercato.it

RAPPORTO CON I GIOCATORI – “Sono stato giocatore tanto tempo fa, ormai sono passati anni. Non riesco a nascondere le emozioni e li trasmetto alla squadra. Delle volte è positivo e delle volte no perché non vorrei trasmettere una preoccupazione o un’insicurezza. Finché sarò così allenerò, quando perderò questo lato emotivo mio smetterò. Il rapporto con i calciatori è la cosa che mi piace di più e loro lo sanno”.

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