Le parole Henrikh Mkhitaryan e Mile Svilar dopo la vittoria dell’Inter in casa della Roma per 1-0
Roma-Inter finisce 0-1 all’Olimpico grazie al gol di Lautaro Martinez. I nerazzurri centrano tre punti fondamentali per la classifica su un campo complicato, i giallorossi escono con l’amaro in bocca per una partita sostanzialmente equilibrata.
Nel postpartita in conferenza stampa sono intervenuti due protagonisti del match, che hanno risposto anche alle domande sul proprio futuro. Prima è toccato a Henrikh Mkhitaryan: “Sapevamo che era importante, ma ci aspettano partite ancora più dure e difficili. Per noi è un buon segnale, dopo la sosta volevamo far vedere che siamo pronti a continuare il nostro percorso. Non era facile, ma abbiamo lavorato alla grande dimostrando di meritare la vittoria”.
Su cosa state lavorando in particolare e che certezze avete ritrovato? “Si lavora su tutto, non c’è un aspetto su cui lavoriamo più o meno. Importante continuare quanto fatto lo scorso anno. Tutti si aspettano una grande Inter, non è mai facile ripetersi”.
Vista l’emergenza puoi giocare regista? “Sono pronto a giocare in ogni posizione. Farò il mio meglio in ogni caso, l’importante è giocare, aiutare la squadra e vincere”.
Secondo te si gioca troppo? “Anche se dico che giochiamo tanto, i lamenti dei giocatori non abbassano la quantità delle partite. Quello che dobbiamo fare è giocare, senza pensare a cosa dice la gente. Gli infortuni ci saranno sempre, dobbiamo abbassare la testa e lavorare, giocare le partite che dobbiamo. Se dico che giochiamo troppo non ci tolgono partite”.
Quando non c’è Calhanoglu cosa vi viene a mancare? “Quando c’è lui giochiamo in un modo diverso. Oggi non era facile sistemarsi dopo il cambio per infortunio, dovevamo farlo velocemente. Già prima non trovavamo tanti spazi, col suo infortunio è stato ancora più difficile ma ci siamo messi a posto e abbiamo giocato alla grande. Spero che nelle prossime partite troveremo un equilibrio in attesa che tornino gli infortunati”.
Ci racconti il tuo inizio di stagione? “Sì, ho iniziato male. Ma succede a tutti. Nelle ultime gare ho mostrato il mio livello, anche se manca ancora qualcosina, spero di aiutare la squadra. La scelta di farmi giocare è del mister”.
Da quando sei all’Inter stai vivendo una seconda giovinezza oppure è un tuo modo di esser sempre? “Non è solo come mi comporto io fuori e dentro il campo, ma anche i compagni che mi danno una mano. Sto cercando di tenere il livello, altrimenti andrei in una squadra più debole e non sarei competitivo. Ma vado ad allenarmi con grande voglia, per migliorarmi in ogni. Non dico basta, non mi ‘dimetto’ ho 35 anni ma voglio ancora giocare a questo livello, vedremo poi cosa succederà se riuscirò a mantenere questo livello”.
Poi le parole di Mile Svilar: “Sì, la differenza è stata piccola, abbiamo avuto occasioni ma la palla non voleva entrare”.
Come mai siete decimi? “I risultati. Siamo in un momento un po’ difficile, pesante, ma dobbiamo uscire tutti insieme e se faremo partite così ne vinceremo ancora tante quest’anno”.
Sei diventato un elemento fondamentale per questa squadra, ti senti un leader ora? “Mi sento come tutti gli altri, faccio il mio lavoro al meglio”.
Cosa ne pensi della questione rinnovo? State parlando? Che intenzioni hai? “Ora è il mio ultimo pensiero, penso solo al campo e basta”.
La deviazione di Dybala con la schiena è stata decisiva per te sul gol? “Sì, penso di sì. Abbiamo visto tutto che Paulo ha fatto un grande lavoro difensivo, è stato sfortunato lui come me che la palla non è arrivata su di me ma è andata verso detra. Questo è il calcio”.