La Juventus vince nel finale contro la Lazio una gara tiratissima, altro risultato positivo per Thiago Motta ma con l’ombra di Allegri alle spalle
Rispetto allo scorso anno, nel campionato attuale di Serie A, molte cose sono cambiate ed è innegabile. Sembra esserci maggior equilibrio tra le forze in campo, al punto che non è così scontato stabilire chi possa farsi carico del ruolo effettivo di squadra da battere. Ci sono state modifiche nell’assetto delle panchine, con la sola Inter campione d’Italia rimasta con Simone Inzaghi al timone. Napoli, Milan, Juventus, hanno cambiato tutte condottiero. In bianconero, non c’è più Massimiliano Allegri. Ma quella del livornese è una presenza che sullo sfondo si avverte sempre.
Parliamo del resto di un allenatore che, comunque la si voglia pensare su di lui, è uno dei più esperti e vincenti in circolazione. Ancora alla ricerca di una squadra dopo l’addio burrascoso ai torinesi di qualche mese fa e per questo presente in molte cronache e rumours di mercato, relativamente a grandi squadre in questo momento in difficoltà, come il Manchester United o il Milan. Ma ancora presente anche nella narrazione attorno al mondo Juventus, con una ombra che si allunga pesante su Thiago Motta.
La Juventus ha battuto la Lazio, tornando alla vittoria casalinga che mancava in campionato da metà agosto, alla prima giornata, centrando tre punti dal peso specifico notevole. L’1-0 è però arrivato soltanto negli ultimi minuti, su autorete, al termine di una prestazione non brillante e contro un avversario ridotto in dieci dalla metà del primo tempo, dunque piuttosto a fatica.
Una vittoria che porta punti, morale, continuità, ma che lascia dei dubbi sul processo di crescita della ‘nuova’ Juventus. Assai simile a quella ‘vecchia’ targata Allegri, con grandissima attenzione difensiva e un gioco offensivo che nonostante le intenzioni latita e arranca. Così, nel commento di ‘Repubblica’ del giorno dopo: “Il corto muso resiste nella Juventus incallito alla lontananza di chi lo aveva teorizzato. E’ una Juve che gioca così e così, riesce a non far giocare gli altri e poi pesca il jolly. Il solo momento di thiagomottismo è stato nell’azione dell’espulsione di Romagnoli“. Dunque, per Thiago Motta c’è ancora tanto da lavorare. E non è detto che il ‘fantasma’ di Allegri vada mai via.
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