Danilo si avvicina a grandi passi all’addio alla Juventus, con la quale è in scadenza a giugno 2025. Già scelta la nuova squadra
In Brasile sono certi: Danilo sta per dire addio alla Juventus. Il difensore dovrebbe lasciare i bianconeri nel prossimo calciomercato di gennaio, in anticipo di cinque mesi rispetto alla scadenza del contratto. In cui, va detto, è presente un’opzione rinnovo legata al raggiungimento di un determinato numero di presenze.
La clausola rinnovo scatterebbe esattamente nel caso in cui giocasse il 50% (più uno) delle partite stagionali della Juve. Proprio un paio di giorni fa, però, ‘Tuttosport’ ha rivelato che il 33enne ha chiesto alla società di rimuoverla, così da non essere un ‘peso’ per essa.
Per il brasiliano ‘Bolavip’, del resto, Danilo considera chiusa la sua avventura a Torino, più in generale in Europa, avendo capito di non rientrare nei piani futuri del club bianconero. Fin qui Thiago Motta l’ha impiegato col contagocce e Giuntoli era pronto a cederlo già nello scorso mercato estivo.
Stando alla medesima fonte, Danilo ha già scelto anche la prossima destinazione: il Flamengo. Col ‘Rubronegro’ è dato in trattativa avanzata, tanto che si parla di affare a buon punto. La Juventus potrebbe liberarlo a zero o quasi pur di disfarsi del suo stipendio, che è di circa 5,24 milioni di euro potendo lui usufruire dei benefici del defunto (in parte) decreto crescita.
Danilo verso l’addio alla Juventus: dal Brasile, ha scelto il Flamengo
Danilo è una richiesta specifica del neo tecnico del Flamengo, l’ex terzino brasiliano Filipe Luis col quale il difensore juventino ha condiviso l’esperienza nella Nazionale brasiliana. L’unico ostacolo al suo approdo a Rio de Janeiro sarebbero le elezioni presidenziali di dicembre, con Landim e Braz – rispettivamente Presidente e Vice Presidente del ‘Rubronegro’ – destinati a lasciare.
L’avventura di Danilo alla Juventus è, quindi, vicinissima all’epilogo dopo più di 200 partite e 4 trofei, tra cui lo Scudetto vinto con Sarri in panchina. Il classe ’91 è stato sempre un punto fermo della squadra, specie con Allegri e fino – appunto – all’arrivo a Torino di Motta.