Zola dal possibile Scudetto del Napoli al ritorno di Totti, la Nazionale ed il Chelsea. Le dichiarazioni dell’ex attaccante nel VIDEO di CM.IT
Si è svolta a Roma, nella cornice prestigiosa di Palazzo Valentini, la cerimonia di consegna de il “Premio Internazionale Eccellenza Mediterraneo 2024“, organizzato in collaborazione con l’Unione Stampa Sportiva Italiana (USSI) e l’AIPS Europe (International Sport Press Association), sostenuto dalla Fondazione Artemisia, che mira a promuovere e rafforzare i rapporti culturali, linguistici, religiosi, sportivi ed economici tra i paesi del Mediterraneo, anche attraverso le arti e le lotte sociali.
Premi che sono andati anche a Ciro Immobile, Hakan Calhanoglu e Beppe Marotta (tutti e tre non erano presenti ma hanno lasciato un videomessaggio). Tra le diverse personalità dello spettacolo e dello sport, anche Gianfranco Zola che ha parlato a margine di tanti argomenti, dalla Serie C e le riforme, alla Nazionale, il Napoli, Totti e il Chelsea di Maresca: “Dopo l’esperienza triste dell’Europeo, la ripartenza è stata veramente notevole. Oltre ai risultati anche la qualità del gioco è stata buona. Sui numeri 10, bisogna lavorare tutti assieme. Noi come italiani dobbiamo crescere di nuovo in questo senso, siamo sempre stati bravi ad avere giocatori di questa qualità e ora dobbiamo ricreare quelle condizioni”.
Questo Napoli è già pronto per lo scudetto? “Sta andando molto forte e non mi sorprende. Conosco il valore di Antonio, della squadra, probabilmente anche prima di quanto mi aspettassi. Il vantaggio di poter lavorare ogni giorno come ha Antonio è stato importantissimo, gli sta permettendo di accelerare i tempi”. Quindi sì, ci si può pensare. “Assolutamente, ma l’avevamo detto anche prima. Il Napoli era una delle quattro squadre che potevano farlo, stanno andando forte e la chiave sarà continuare perché la concorrenza è agguerrita”.
Zola: “Totti vuole tornare? Mi sembra più una provocazione”
Oggi Totti ha detto che potrebbe tornare a giocare e ha ricevuto delle offerte. “Se mi dice il segreto magari ci penso anche io. Uno come Francesco è eterno con le qualità che ha, ma mi sembra più una provocazione che altro. Magari non lui, ma uno che abbia le qualità di Francesco lo accoglieremmo a braccia aperte nel nostro campionato”.
Che ne pensi del Chelsea di Maresca? “Sono contento, sta lavorando bene, c’è una struttura di gioco, un’idea di gioco comune. Poi alcuni risultati sono stati buoni, altri meno, ieri sono stati anche sfortunati. Ma stanno andando molto bene avanti con il lavoro, gli auguro ogni bene. So che è capace, è italiano e siamo al Chelsea, quindi le componenti ci sono tutte”.
🔴Gianfranco #Zola al ‘Premio Euro-Mediterraneo 2024’: “#Napoli può lottare per lo #scudetto, l’assenza delle coppe è la chiave. #Totti torna a giocare? Magari mi dice il suo segreto!”😅@francescoiucca pic.twitter.com/1neLBgJmPd
— calciomercato.it (@calciomercatoit) October 21, 2024
Sulle under 23 in Serie C. “Sono super d’accordo. Le seconde squadre hanno una doppia funzione. Danno un’esperienza a squadre che le hanno, Juve, Milan e Atalanta fanno fare esperienze ai loro ragazzi che non ha prezzo. In Serie C giocano, si confrontano con gente di 30-35 anni che ti insegnano tanto. E poi alzano il livello del nostro campionato, i ragazzi che arrivano da queste squadre importanti hanno qualità per far salire il livello. È una cosa che si sposa benissimo”.
Tanti striscioni per la tragedia di Foggia, ma nessun minuto di silenzio indetto dalla Federcalcio. “Si poteva anche pensare di farlo, ma tutti sono stati vicini, quello che conta davvero, a chi ha avuto questo evento tragico. E la C ha dimostrato coerenza e vicinanza in questo senso”.
State lavorando alla riforma Zola in C: da dove si riparte e che risposte hanno dato i club? “Quello della conferma di Marani ci ha fatto piacere, significa che i club hanno fiducia. Si parte dal dare più enfasi, dall’investire più soldi nei settori giovanili. Ma lo dico da un sacco di tempo, è fondamentale per la salute del nostro movimento calcistico. Ormai sono passati i tempi dove i ragazzi arrivavano dagli oratori o dalla strada ed erano già bravi, questo sta mancando. Dobbiamo quindi rimboccarci le maniche per trovare altri modi per tirare fuori giocatori di qualità”.