Antonio Cassano torna a scagliarsi pesantemente contro Rafa Leao, esaltando invece le scelte e la caratura morale di Fonseca
Il Milan si rituffa in Champions League con la necessità assoluta di fare punti dopo lo zero in due partite contro Liverpool e Bayer Leverkusen. In casa col Bruges servirà una gara solida questa sera, anche sull’onda della vittoria con l’Udinese che pure è stata soffertissima a causa soprattutto dell’espulsione di Reijnders nel primo tempo che ha inevitabilmente condizionato il resto del match. E ovviamente con qualche polemica arbitrale.
Ma i tre punti di sabato sono stati importanti soprattutto perché Fonseca ha fatto scelte forti, lasciando fuori sia Leao che Abraham e Tomori dovendo comunque già fare a meno di Theo Hernandez che verosimilmente si sarebbe accomodato pure lui in panchina. Al loro posto Pavlovic, Terracciano e Okafor che si sono ben distinti anche se il serbo ha rischiato parecchio. Per questo, però, l’allenatore portoghese ha riscosso parecchi consensi anche tra gli opinionisti sportivi: “Non me ne frega un ca..o dei nomi”. Più chiaro di così. Decisamente d’accordo con lui Antonio Cassano, che nel corso della trasmissione ‘Viva El Futbol’ con Adani e Ventola è tornato ad attaccare Rafael Leao e lo stesso Theo Hernandez. “Il Milan ha fatto una grande partita, vuol dire che hanno un allenatore che piace. Fonseca ha fatto bene a dire quelle cose, è un allenatore da big e una persona per bene, che sa di calcio e lo sa spiegare. Ha dimostrato ancora una volta di avere i co..ioni”, le parole di Fantantonio.
Ma come al solito Cassano non risparmia soprattutto Leao e non usa mezzi termini: “Ora tutti quanti si sono accorti che Leao fa ca..re? Leao è questo. La cosa che mi dà fastidio è che se io avessi voluto mandare a ca..re un allenatore non lo avrei mai fatto a distanza, ma in faccia. Lui fa ca..re per i primi tre mesi – insiste Cassano -, va in Portogallo e parla a distanza, dicendo di sentirsi tutelato in nazionale. Abbi i co..ioni di dirlo a Fonseca. Non dev’essere un caso. Ci dobbiamo meravigliare se non giocano i top, se non gioca Leao dev’essere la normalità. Okafor ha giocato e ha fatto ottime azioni, rientrando in campo e passando bene la palla a Pulisic”.
L’ex attaccante non si risparmia: “Lui corre, porta la palla avanti e crossa alla carlona. Non ha l’idea di calcio. Lui sta prendendo solo i soldi, otto milioni sono una follia e ha fatto decenti due mesi. Io devo giudicarlo un campione? In base a cosa? Il campo parla sempre, se fai schifo perché devo darti uno status che non meriti? Tra lui e Okafor non c’è differenza. Questi sono i problemi che ha Fonseca e in massimo 4-5 partite deve risolverli. Leao se diventa decisivo bene, se no, fuori dai co..ioni, quella è la panchina. E Theo, se c’è un problema lo risolviamo, se no quella è la porta“.
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