Intervista a Marco Guidi, giornalista de La Gazzetta dello Sport, il giorno dopo la vittoria del Milan, contro il Club Brugge
Il Milan di Paulo Fonseca conquista la prima vittoria in Champions League, battendo per 3 a 1 il Club Brugge. Il Diavolo ha sofferto più del previsto per portare a casa i tre punti, ma alla fine grazie alla doppietta di Reijnders e al gol da corner di Pulisic, San Siro ha potuto esultare.
Il Milan così dà continuità alla vittoria contro l’Udinese e il tecnico portoghese può essere felice anche per le ottime risposte, ancora una volta, di Samu Chukwueze e Noah Okafor, entrati bene dalla panchina. C’è, però, da parlare ancora di Rafa Leao, che ha giocato un’ora di buon calcio, ma Fonseca ha deciso di sostituirlo ugualmente. Per fare il punto della situazione in casa Milan, Calciomercato.it ha intervistato Marco Guidi, giornalista de La Gazzetta dello Sport.
Si parla subito della sfida di ieri, per poi passare immediatamente a Rafa Leao, che continua ad essere un caso: “L’inizio è stato abbastanza traumatico, con il Club Brugge che ha collezionato occasioni in serie – afferma Guidi -. Nessuno se lo aspettava. Superato questo momento, il Milan si è, poi, assestato e ha iniziato a rendersi pericoloso, ma a livello di gioco nel primo tempo ha fatto male, creando azioni solo a livello individuale. L’espulsione poi ha cambiato tutto. Anche nella ripresa, però, il Brugge si è reso pericoloso, trovando anche il gol. Parliamoci chiaro, non è stato un grande il Milan fino ai cambi”.
Si passa così al tema caldo, che sta facendo tanto parlare, Rafa Leao, sostituito dopo una buona prestazione: “Possiamo discutere su cosa significhi buona prestazione – prosegue il giornalista -. Leao ha fatto bene palla al piede? Sì, è stato l’unico giocatore che ha creato pericoli e saltato l’uomo nel corso del primo tempo. Ma la sua prova va inquadrata anche all’interno della squadra e in questo caso la realtà è che con Leao in campo la squadra ha fatto peggio. Non sappiamo, però, se è colpa dei compagni o dello stesso calciatore. Bisognerebbe essere dentro lo spogliatoio, però è chiaro che quando Leao è uscito, il Milan ha cambiato passo. Non voglio dire che Okafor ha fatto meglio del portoghese, però quelli intorno hanno fatto tutti meglio e non penso possa essere un caso”.
“Leao si sta sempre più riducendo ad essere un giocatore da highlights, salta l’uomo e fa tutto bene… poi magari sbaglia il passaggio. Rafa dovrebbe essere più costante nella partita e deve migliorare in certi fondamentali che sono il suo difetto da sempre, quello della concretezza, del tiro ma anche del cross. Se vuoi migliorare serve lavorare e la domanda a questo punto è Leao ha voglia di lavorare in un certo modo per risolvere questi problemi? Il punto di domanda è grosso e il caso Leao passa tutto dalla risposta a questo quesito. Se non succede rimarrà un giocatore dal grande strappo, con il quale magari riesci a vincere la partita. Il valore assoluto non si discute, ma la sua posizione all’interno della squadra è in bilico perché è un giocatore che non sta facendo rendere meglio chi gli è intorno e ricordiamoci che è il numero dieci del Milan…”
Un altro calciatore che non sta rendendo per come si sperava è Ruben Loftus-Cheek. La prestazione dell’inglese, anche ieri, è stata disastrosa e c’è qualcuno che già pensa di mandarlo via dal Milan:
“Si può anche decidere di metterlo sul mercato – afferma Guidi -, ma poi bisogna prendere in considerazione tante cose: se arrivano offerte e se il giocatore vuole andar via. Loftus-Cheek guadagna quattro milioni di euro netti a stagione, uno stipendio importante. E’ un giocatore inglese e in Premier League ha mercato, ma per alcune squadre è un problema. Se non va in una big è difficile che qualcuno dia quei soldi ad un calciatore che non è nemmeno così giovane. Una squadra come il Brighton o il West Ham, ad esempio, spendono tanto ma per i giovani. Difficile che prendano uno del ’96 a quelle condizioni. Dunque, penso, che difficilmente si muoverà a gennaio, anche perché il Milan non può certo darlo in prestito essendo corto nel reparto. Va detto però che Loftus-Cheek è di difficile collocazione tattica, ma anche tecnica, in questo Milan. Mi sembra un giocatore spento sia dal punto di vista fisico che motivazionale. E’ stato sicuramente uno dei peggiori in campo”.
Il Milan a prescindere dai movimenti in uscita, a gennaio piazzerà sicuramente almeno un colpo: “Mi aspetto sicuramente un centrocampista a gennaio – prosegue il giornalista de La Gazzetta dello Sport -. Poi vediamo come vanno questi due mesi. Chukwueze, ad esempio, fino a due settimane fa sembrava un giocatore destinato a lasciare e invece nelle ultime due partite, soprattutto nell’ultima, è stato il miglior Chukwueze visto al Milan. Se continua così è chiaro che i rossoneri non prenderanno un’ala. Ma anche Okafor, se riesce ad essere un’alternativa a Leao, diventa importante e lui stesso non chiederebbe di andar via, avendo uno spazio che può ritenere giusto. L’unico acquisto che do quasi per scontato è veramente il centrocampista, che è indispensabile. Il resto dipenderà dalle cessioni”.
Si affronta, infine, il discorso legato a Francesco Camarda, che anche ieri ha dimostrato di essere un predestinato, ma serve tempo per vederlo davvero protagonista:
“E’ bello credere che possa diventare l’attaccante del futuro del Milan, ma non siamo ancora vicini. Ha 16 anni e maturare presto in questo ruolo è difficile. Se non sei Ronaldo il Fenomeno o Haaland, hai bisogno di tempo. Camarda ha una buona struttura fisica, ma anche in Serie C paga dal quel punto di vista. Con i suoi coetanei ha dimostrato di essere un attaccante versatile, che sa segnare in diversi modi, non è una prima punta statica, ma serve tempo e parlo di anni e non di mesi”.
In attesa di Camarda, al Milan servirà dunque una punta da affiancare ad Alvaro Morata: “Se Abraham resta questo non si parla nemmeno con la Roma. L’impegno è indiscutibile, ma non ha ancora segnato su azione, si è pure fatto male e non è la prima volta nella sua carriera che accade. C’è da aggiungere poi che la Roma ne fa una valutazione alta e lui ha uno stipendio importante. Così è difficile. Ci starebbe dunque vedere Camarda in prima squadra, anche se non come seconda scelta. E’ presto per vederlo come alternativa al titolare, ma chiaramente sarei ben felice se venissi smentito”
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