Totti presente a Trastevere-Olbia, match che vedeva impegnato il figlio Cristian rimasto in panchina: bambini in visibilio per lo storico capitano
Passano gli anni, ma Francesco Totti resta sempre ‘il capitano’. Anche per chi è decisamente troppo piccolo per averlo visto giocare o semplicemente per ricordare i suoi ultimi anni di carriera. Ma ciò che rappresenta per il popolo giallorosso va oltre il tempo e l’età. E la riprova c’è stata anche oggi, allo stadio del Trastevere dove si è giocato il match tra i padroni di casa e l’Olbia, girone G della Serie D.
Con i sardi gioca infatti il figlio Cristian, che in estate si è trasferito, quando in panchina c’era Marco Amelia, poi esonerato ma presente oggi sugli spalti insieme a Totti e un altro ex calciatore di Serie A come Giuliano Giannichedda. Soprattutto al termine del match, Francesco (in tribuna con gli amici e la figlia Isabel) ha avuto bisogno – come quasi sempre accade quando si sposta – di un cordone della sicurezza per passare attraverso la folla di tifosi di tutte le età, dagli adulti ai bambini di 7-8 anni che inneggiavano al ‘capitano’. E che per tutta la durata della partita hanno provato ad avvicinarlo in qualche modo per strappargli un autografo su un fogliettino di carta, su una maglia o un altro oggetto. In tanti, con un po’ di fortuna, ci sono anche riusciti esultando come se la Roma avesse segnato un gol.
In campo, invece, di reti non se ne sono viste: risultato finale 0-0 tra Trastevere e Olbia. E Cristian Totti (appena mezz’ora in campo nelle ultime sei partite) non ha messo piede in campo, scaldandosi per praticamente tutto il secondo tempo sotto la pioggia battente. Un po’ come il papà in un Roma-Sampdoria del 2016, che ha condotto tutto il riscaldamento in solitaria sotto al diluvio dell’Olimpico. Un’immagine diventata iconica.
Al fischio finale della partita (era presente anche Ilary Blasi più in disparte e lontano dai riflettori), comunque molto godibile con tante occasioni anche clamorose, pali e traverse, Francesco Totti è letteralmente schizzato via rientrando in fretta nella macchina facendo slalom nella ressa ma concedendosi comunque a qualche scatto. “Ti rivediamo presto all’Olimpico?” gli hanno chiesto. E lui come nel suo stile, non ha risposto a parole ma con il suo solito e inconfondibile sorriso sornione. Un po’ a dire ‘Eh, non lo dovete mica chiedere a me’.
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