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Napoli-Lecce, Conte: “Kvaratskhelia sia concentrato. Inter-Juve? Non la guardo”

La conferenza stampa di Antonio Conte per presentare la sfida di campionato tra Napoli e Lecce: il mister incontra il suo primo vecchio club

Sarà l’ottava volta in carriera che Conte sfiderà il Lecce in campionato. I precedenti sono piuttosto equilibrati: tre vittorie, due pareggi e due sconfitte. In vista della nona giornata, il Napoli dovrà ancora fare a meno di Lobotka infortunato – si tenterà di averlo a disposizione contro il Milan per il turno infrasettimanale – ma rientrerà Meret tra i pali. Occhio a possibili sorprese in attacco.

Antonio Conte
Antonio Conte, allenatore del Napoli (LaPresse) Calciomercato.it

Antonio Conte in conferenza stampa presenta la sfida Napoli-Lecce, match in programma il 26 ottobre allo stadio Maradona alle ore 15:00.

Sul possibile turnover – “Perché fare un turnover? Non mi piace parlare di turnover. I ragazzi sono tutti titolari e ci sono delle scelte da fare in base a quello che vedo. Cercherò di mettere la miglior formazione in campo. C’è una partita da disputare contro il Lecce, c’è da continuare a fare risultato. Questo è alla base di tutto. Farò valutazioni anche domani, quando prenderò le decisioni finali”.

Sull’approccio alla gara – “Mi aspetto e mi auguro che ci sia un approccio diverso rispetto a quello di Empoli, che non è stato positivo. Non è stato voluto da parte mia o da parte dei calciatori, ma ci sono gli avversari e fattori esterni che ti portano a trovare difficoltà. Sicuramente vogliamo migliorare”.

Su Inter-Juventus e sulla nona giornata – “Inter-Juve? Non guardo mai le squadre avversarie, ma penso solo alla mia partita. E dev’essere così per tutto l’ambiente. La partita presente ci permette di incrementare punti. Siamo concentrati alla partita di sabato. Dovremmo essere bravi a superare le difficoltà”.

Su Lecce e le emozioni di affrontarla – “Ci sono i sentimenti e poi c’è la professione. Difficilmente possono accomunarsi. Lecce rappresenta le mie origini, dov’è tutto iniziato. Inevitabile che rappresenti la mia infanzia, il mio tutto. Lecce sarà sempre parte del mio cuore. Poi c’è la partita e il Lecce sarà un avversario”.

Su Raspadori – “Jack sta lavorando bene, come tutti gli altri. Lo vedo sempre molto positivo, lo vedo concentrato su quello che stiamo facendo. Per me è un secondo attaccante, è un po’ come Scott McTominay: una punta, una seconda punta. Lo vedo in quella posizione”.

Su rinnovo Kvaratskhelia – “Per quanto riguarda questo famoso rinnovo, poiché se ne parla da un bel po’, sicuramente c’è una discussione tra club e entourage del calciatore. Per entrare nei dettagli parlano società e dirigenti, quello che posso dire e che chiedo a Khvicha è che continui a essere concentrato sulla stagione. E’ un professionista esemplare. Questa stagione per noi è importantissima. Mi auguro che si possa trovare un accordo tra club, calciatore e agente, però so anche che tutto può succedere. Ci dev’essere un accordo che soddisfi entrambi le parti. Altrimenti chiedo al giocatore di onorare la maglia, di fare il massimo fino a fine stagione. Io non vado oltre e non voglio che stampa e media vadano oltre. Al di là che si raggiunga o meno l’accordo per il rinnovo, Kvaratskhelia dev’essere totalmente concentrato. Poi si dice chi vivrà vedrà”.

Sulla gestione delle pause di Lukaku – “Ha lavorato tranquillo, non vedo problematiche sulla sua gestione”.

Sulle pressioni dall’esterno sul ciclo del Napoli – “Lavoriamo ogni giorno per cercare di metterci in condizioni migliori. La sconfitta a Verona non era preventivata ed è venuto giù di tutto. Dopo otto giornate, è successo l’opposto. Quello che dico sempre è che bisogna trovare equilibrio, alla base di tutto. Lo dico perché vedo determinate cose ogni giorno. Rispetto tutte le decisioni, che sono soggettive e non oggettive. Quello che possiamo fare è crescere e pensare a noi stessi. Solo chi non ha mai vinto può dire delle fesserie. Chi ha vinto sa cosa bisogna fare per tornare a vincere”.

Sull’entusiasmo della città – “L’iniziativa con la metro 6 di Napoli è stata molto bella. Dopo tanti anni di calcio è la prima volta che partecipo a questo tipo di situazioni, perché abbiamo fatto la foto ufficiale di squadra nella metro di Chiaia, considerata tra le più belle d’Europa. Questo legame con la città dev’essere coltivato con amore, e lo possiamo fare solo dando tutto noi stessi. Sottolineo che la passione c’è sempre stata. Noi siamo di passaggio, ma la passione resta sempre. Napoli è passione per il calcio, al di là di chi passa qui”.

Sul sostituto di Politano – “Riferendomi sul discorso ballottaggio Neres-Kvaratskhelia, bisogna tenere sempre in considerazione che le squadre che ci attaccano occupano i cinque canali. E quindi c’è l’obbligo di abbassare un esterno, come Politano. Oppure potremmo abbassare Lobotka o Gilmour nella linea di difensori. Detto questo, quando incontreremo squadre che non attaccano in questa maniera, ci sarà la possibilità di vedere Neres e Kvaratskhelia insieme. Dietro Matteo Politano ci sono diverse soluzioni, noi le proviamo ogni allenamento. In futuro si troverà una risposta a questa domanda”.

Sulla prestazione di Lukaku nel primo tempo di Empoli – “Mi sembra limitativo parlare di Lukaku. Io ho detto che sono stati tutti insufficienti. La prestazione del primo tempo a Empoli è stata insufficiente da parte di tutti. Nel secondo tempo è cambiata, cambiando atteggiamento e alcune situazioni. La squadra ha fatto male ed essendo io l’allenatore ho fatto male io”.

Su Simeone e la sua ‘rabbia’ agonistica – “L’input di Giovanni, come quello di Olivera, o come quello di Pasquale Mazzocchi e in generale di chi subentra, dev’essere sempre uno shock positivo per la squadra. Mi aspetto sempre questo dai ragazzi che entrano in campo, che diano il massimo”.

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