Bologna-Milan resta in bilico a causa del maltempo che ha colpito l’area del Dall’Ara: pronto il trasferimento in un altro stadio di Serie A
Continua a tenere banco in queste ore nel calcio italiano la situazione legata a Bologna-Milan, partita in programma da calendario di Serie A domani alle 18 al Dall’Ara. Ma l’area del capoluogo emiliano è stata fortemente colpita negli ultimi giorni dal maltempo e dall’alluvione nella regione. Per questo il Comune ieri ha emesso un’ordinanza con cui annullava la partita, ma ai fini del regolamento della Lega senza averne l’autorità. Dunque il match non è mai stato ufficialmente rinviato.
Al contrario si sta cercando un punto d’incontro in queste ore e oggi sarà appunto la giornata decisiva in tal senso. Perché si sta spingendo per giocare a porte chiuse, una soluzione che il club rossoblù non ha però intenzione di percorrere. E in ogni caso i tifosi del Bologna hanno già fatto sapere che diserteranno lo stadio nel caso in cui la partita dovesse giocarsi al Dall’Ara, che comunque resta agibile. L’opzione che in questo momento si sta cercando di concretizzare è quella di un campo neutro. Ma in ogni caso la strada ad ora pare proprio quella che la partita verrà disputata regolarmente. E alle 18 il calcio d’inizio potrebbe esserci allo stadio Sinigaglia di Como, che come abbiamo scritto anche ieri era in lizza con il Bentegodi di Verona.
Oggi ci sarà l’incontro o comunque il colloquio tra il sindaco di Bologna e il prefetto, poi la Lega si regolerà di conseguenza dopo aver già trovato l’accordo con sindaco, questore e prefetto di Como per giocare appunto al Sinigaglia. Che diventerebbe quindi a meno di nuovi ribaltoni lo scenario del match col Milan qualora arrivasse la comunicazione che al Dall‘Ara non si può giocare.
Al momento sono quindi queste le ipotesi per la partita della nona giornata di campionato. La prima appunto è che si giochi a porte chiuse a Bologna, la seconda – la più probabile ad ora – è quella di un trasferimento a Como dove si potrebbe giocare comunque senza tifosi mancando i tempi tecnici per la (ri)messa in vendita dei biglietti. L’altra è quella di un dietrofront di sindaco e prefetto, al momento da escludere soprattutto viste le parole di ieri del sindaco: “Abbiamo deciso che la partita non si debba giocare perché in questo momento dobbiamo dedicare tutte le energie della città e dei tanti operatori delle forze dell’ordine ad occuparsi di ciò che l’alluvione ha prodotto. Inoltre, lo stadio di Bologna è proprio collocato all’interno dell’area maggiormente colpita”. L’ultimo scenario era quello di uno 0-3 a tavolino con tanto di penalizzazione ai rossoblù, anche questo remotissimo.
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