A ‘Juve Zone’ è intervenuto in esclusiva Davide Torchia, agente tra gli altri di Daniele Rugani: ecco i temi principali del suo intervento
Il suo trasferimento in estate all’Ajax con la formula del prestito secco è stata una delle trattative che ha scaldato le ultime settimane in uscita della scorsa sessione estiva di calciomercato della Juventus. Ci stiamo riferendo ovviamente a Daniele Rugani che dopo un periodo iniziale di adattamento, è stato impiegato in cinque occasioni ufficiali da Francesco Farioli, uno degli artefici dell’arrivo ad Amsterdam dell’esperto difensore italiano.
Sul diverso modo di vedere il calcio ‘totale’ da parte dell’Ajax e sulle flebili voci riguardanti un eventuale ritorno anticipato di Rugani alla Juventus ha dunque parlato il suo agente, Davide Torchia, intervenuto durante ‘JUVE ZONE’, la trasmissione di Calciomercato.it in onda tutte le settimane su YouTube. In merito alla nuova ‘dimensione’ nella quale si è subito immerso Rugani, Torchia ha ammesso: “Cambia il modo di giocare, perché l’Ajax ha delle prerogative dagli anni ’70 di un certo tipo, però è molto bello e molto entusiasmante il club. Farioli poi è molto bravo, è un prospetto molto interessante ed è un prodotto che potrebbe anche rientrare secondo me. Daniele ha avuto un infortunio in preparazione estiva che è durato parecchio, in una squadra che ha fatto il primo preliminare di Europa League a luglio, per cui è in ritardo di due mesi rispetto agli altri”.
Sempre sullo stesso argomento, Torchia ha dunque aggiunto: “Daniele è stato inserito più volte un tempo, mezz’ora, venti minuti e quella di ieri era la prima partita da titolare e siamo soddisfatti perché ha fatto veramente una buona partita. Certo, lui dà un‘applicazione difensiva maggiore a quelle squadre lì e questo apporto fondamentale è il motivo per cui è stato preso. L’Ajax l’anno scorso ha fatto 90 gol, ma è arrivata quinta perché ha subito più di 50 gol e lui è stato preso per questo”.
COME CAMBIA IL DIFENDERE – “Bisogna prendere il bene maggiore che hanno loro e il bene maggiore che abbiamo noi. Bisogna portare quella sana attenzione, quella sana paura di prendere gol che abbiamo noi, mentre da loro nell’ultimo quarto d’ora di partita può succedere di tutto. Logicamente, in fase difensiva si espongno molto e per questo penso quanto possa portare un difensore italiano che è cresciuto con Barzagli, Bonucci, Chiellini e che è stato proprio nell’Università delle Università. E allora è questa sana applicazione, la marcatura preventiva, capire il pericolo prima e andare in copertura del compagno ha la sua efficacia”.
Sotto questo punto di vista, non è un caso che non pochi tifosi bianconeri – anche alla luce dell’infortunio accorso a Gleison Bremer – abbiano subito sollevato dei dubbi sulla decisione della Juventus di lasciar partire in prestito Rugani. Sull’argomento, Torchia ha quindi puntualizzato:
“Mi fa molto piacere che tanti tifosi della Juve hanno pensato a Daniele quando si è fatto male Bremer, significa che l’applicazione, il talento costruito in tanti anni viene apprezzato. Questo è un riconoscimento di stima per tutto quello che ha fatto questo ragazzo e per l’amore per la Juventus, che è sempre stato contraccambiato perché la società è stata proprio una mamma per Daniele e per noi. Lui è totalmente con quei colori lì”.
Da qui il discorso si è subito spostato sulle voci riguardanti il possibile ritorno lampo di Rugani a Torino. Eventualità scartata da Torchia: “Per quanto riguarda un possibile ritorno di Daniele Rugani a gennaio, non credo. Anche perché dobbiamo essere riconoscenti all’Ajax che ci ha sempre voluto. Come siamo sempre stati riconoscenti alla Juve, dove non abbiamo mai chiesto di andare via quando c’erano le possibilità perché volevamo rimanere alla Juve anche a costo di sacrifici a livello di minutaggio. Sarebbe stato più facile andare via tante volte, ma non lo abbiamo fatto. Non è stato un sacrificio, ma un onore e lo ripeto a grandi lettere. Io rispetto tutti e devo rispettare l’Ajax che lo ha voluto quando non era sugli scudi ed era sulla lista dei partenti, non mi sognerei mai di fare una chiamata di questo genere”.
MERCATO JUVE A GENNAIO POST INFORTUNIO BREMER – “Credo che, conoscendo le dinamiche che possono pensare Motta e Giuntoli, avendo Gatti e Kalulu può aggiustarsi anche con Danilo e Cabal. Danilo ha avuto una partita sfortunata nell’ultima di Champions, ma questo ti dimostra anche quanto è difficile giocare poco e fare bene: anche uno che è stato fondamentale nella Juve fino a ieri, basta metterlo fuori qualche partita e vedi quanto è difficile rientrare e riprendere. Loro rimaranno così fino a gennaio e poi credo che prenderanno qualcuno in prestito. Quando tu perdi un giocatore come Bremer, e non perché qualcuno ti dà 70 milioni, così è come averlo perso a zero a stagione in corso e penso che vadano su un profilo in prestito. Poi starà loro trovare un profilo che vada bene per il calcio di Motta, perché alla Juve non serve un difensore bravo in quanto difensore, ma che si sappia adattare a quello che vuole l’allenatore”
RETROSCENA CLUB ITALIANI – “Ci sono state squadre italiane interessate in estate, ma io sono sincero e diretto e dico: le insistenze che non dormivamo la notte perché ci tempestavano di telefonate tutte le squadre italiane, no. C’è stato qualche interessamento, qualcuna aveva dei blocchi perché doveva vendere dei giocatori, una situazione che ha avuto anche l’Ajax. L’Ajax la prima volta mi ha telefonato al 29 di giugno, non ha chiamato a fine agosto, però dopo dovevano vendere un giocatore, non riuscivano e per questo sono andati avanti rischiando di perdere Daniele. Tante altre squadre hanno aspettato per vedere meglio quale era la sua situazione, ma io sono sempre di due idee fondamentali: chi mi cerca per primo, chi mi cerca con grande insistenza è quello che mi vuole di più e l’altra è che chi scrive passa avanti”
FUTURO RUGANI – “Per quanto riguarda il ritornare, Daniele è aperto a tutto. L’esperienza fuori gli sta facendo bene, è contento e soddisfatto anche dell’ambiente, del club che è un club di livello internazionale molto affascinante. Domani parto e sto un po’ di giorni lì con lui. È anche un club da studiare, un calciatore di 30 anni vede anche come si muove un club, come si organizzano per gli allenamenti, per lo scouting e questo è un grosso bagaglio. Per il futuro, a giugno ci metteremo seduti e vedremo come stanno le cose, a seconda di come sarà messo l’Ajax, a seconda se saranno contenti, a seconda di quello che la Juventus vorrà fare. A dirlo ora è presto, però abbiamo delle buone aperture sia in un senso sia nell’altro”
RETROSCENA BOLOGNA – “L’incontro c’è stato, mi è dispiaciuto che qualcuno ha fatto uscire che io sono andato lì a proporre il giocatore. Non che ci sia nulla di male a proporre i calciatori, ma io in quasi 27 anni di questo mestiere non ho mai fatto i giri così, vado dove mi chiamano”
JUVENTUS ATTUALE – “La Juventus è partita bene. Al di là dei giocatori bravi, al di là degli infortuni, al di là dei nuovi acquisti con cui Giuntoli è stato bravo, devo dire che quello che ho notato è che la squadra è squadra. So che sembra banale, però la squadra la vedo già compattata da squadra, che è difficile in pochi mesi, e questo è un vantaggio non da poco. E per me, comporta che con le qualità che hai, se diventi squadra subito, puoi raggiungere i risultati prima di quanto previsto”
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