Continua a tenere banco la questione legata la rinvio della partita tra Bologna e Milan, valida per la nona giornata del campionato
Non si placano le polemiche attorno alla questione riguardante il rinvio della partita tra il Bologna e il Milan, prevista inizialmente per quest’oggi alle 18 allo stadio ‘Renato Dall’Ara’. Nella giornata di ieri, si sono rincorse diverse notizie sulla vicenda, ma alla fine la Lega di Serie A ha deciso per il rinvio.
Tutto è partito dall’ordinanza del Sindaco di Bologna, Matteo Lepore, che ha deciso di vietare lo svolgimento della gara a causa delle condizioni climatiche avverse dei giorni scorsi che hanno creato pericoli attorno al perimento dell’impianto bolognese. In primis, si era parlato anche della possibilità di disputare la gara a porte chiuse. Poi, si è pensato a giocare la partita in campo neutro, con il ‘Sinigaglia’ di Como e il ‘Castellani’ di Empoli come ipotesi definite percorribili. Per il secondo impianto, come raccontato da Calciomercato.it, ancora nel primo pomeriggio di ieri non erano stati mossi passi ufficiali, cosa che ha fatto subito pensare al rinvio.
E al termine dell’assemblea di Lega, l’amministratore delegato del Bologna, Claudio Fenucci, e il presidente del Milan, Paolo Scaroni, hanno ufficializzato l’impossibilità di giocare la partita, con posizioni decisamente diverse sull’argomento. “C’erano difficoltà oggettive, è la scelta più saggia. In questo modo l’incasso della gara potrà essere devoluto in beneficenza”, le parole del primo. Di contro, il massimo dirigente rossonero ha così motivato la decisione presa: “La partita è rinviata, perché con una decisione, a mio avviso incomprensibile, il Sindaco ha vietato che la gara si giocasse anche a porte chiuse. Non ho capito perché”. E le polemiche continuano.
Duro e deciso l’intervento del giornalista de ‘La Gazzetta dello Sport’, Stefano Agresti, ai microfoni di ‘Radio Radio’: “È incredibile, la partita si sarebbe potuta giocare a porte chiuse, senza il rischio di incolumità per nessuno. Da qui a febbraio non c’è la possibilità che questa partita si recuperi visto il calendario folle. Si rischia di andare nel caos nel caso in cui Bologna e Milan dovessero recuperare un’altra partita, come successo lo scorso campionato con Atalanta–Fiorentina“. Sulla stessa linea anche il collega Stefano Carina: “Questo fa capire come la Serie A a 18 squadre sia una necessità. A questo punto, studiassero una nuova formula per la Coppa Italia, sarebbe meglio posticiparla a marzo/aprile o giocarla in gran parte a dicembre per liberare spazio”. Vedremo quando si potrà disputare questa partita, nel frattempo il precedente rischia di creare il panico nel caso in cui dovesse capitare nuovamente una situazione di questo tipo.
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