Le dichiarazioni di Moise Kean a SportWeek. L’attaccante italiano, rinato a Firenze, si confessa: dalla Fiorentina alla Juventus, passando per Leao
E’ la stagione della rinascita per Moise Kean. Firenze sembra davvero il posto giusto per esplodere per l’attaccante italiano, che negli anni ha faticato ad imporsi ad alti livelli.
Il calciatore, reduce, da un’avventura in bianconero da dimenticare, ha iniziato molto bene con la Fiorentina, segnando cinque gol e realizzando un assist, in undici presenze. Merito della svolta è senza dubbio Raffaele Palladino, che sta credendo tantissimo in lui: “Io e il mister ci intendiamo bene – afferma Kean a SportWeek – Mi ha aiutato molto, in campo e fuori. Lui è giovane, è stato attaccante, ha ben chiaro cosa chiedermi – innanzitutto di andare in profondità – e cosa gli posso dare. Ha tanta ambizione e ama le sfide. E poi siamo una squadra giovane e piena di talento, faremo bene”.
Kean si racconta: dalla Juve all’amicizia con Leao
Impossibile, nel corso dell’intervista, non tornare agli ultimi anni alla Juventus, dove tutto è andato storto: “Sapevo che avrei potuto dare di più – prosegue l’attaccante italiano -. L’ultimo anno poi è stato di sfiga, con l’infortunio che mi ha tolto lucidità”.
“Al momento sai che è difficile, poi, però, – prosegue Kean – sei grato a quelle difficoltà perché ti insegnano a gestirle in maniera differente, se dovessero ricapitare. La stagione scorsa è stata di insegnamento. Ora sono a Firenze, sto bene, tutti mi vogliono bene e io voglio bene a tutti”.
E’ nota a tutti l’amicizia con Rafa Leao, con il quale condivide la passione per la musica e arriva così la rivelazione: “Stiamo lavorando a un disco insieme. Rafa è un amico, un ragazzo d’oro. L’ho conosciuto tanti anni fa giocando contro in nazionale e da lì abbiamo mantenuto un legame molto stretto. La connessione che ho con lui e con McKennie non ce l’ho con altri, nel calcio”. Dando uno sguardo al futuro, Moise Kean non ha ancora certezze assolute: “Firenze è il tuo posto nel mondo? E’ ancora presto, ma adesso torno a casa col sorriso. Era una cosa che mi mancava da un po’”