Alberto Gilardino commenta l’ennesimo ko del Genoa in casa della Lazio, al termine di una partita complicata e di una classifica impietosa
Il Genoa cade all’Olimpico contro la Lazio e non riesce a smuovere la classifica che ancora dice terzultimo posto. Finisce 3-0 per i biancocelesti, un risultato forse troppo largo ma che è sintomatico delle difficoltà che sta vivendo la squadra di Gilardino per assenze e buchi difensivi.
Nel postpartita le parole in conferenza stampa dell’allenatore del Genoa:
Era impossibile chiedere di più? “Abbiamo fatto un buon inizio, così a caldo. Siamo rimasti in partita fino al secondo gol della Lazio, con un ottimo inizio di secondo tempo, i ragazzi hanno dato tutto. Ho dovuto fare scelte obbligate, Thorsby ha fatto una aprtita di seconde palle, di battaglie. Giusto far fare a Ekhator i passi giusti. Siamo in emergenza ed è un dato di fatto, ma i ragazzi sono stati dentro la partita per buoni 70-75 minuti. Poi secondo e terzo gol non possiamo prenderli così facilmente”.
Quanto sposta Balotelli? “Non può risolvere da solo i problemi del Genoa. Fondamentale sarà la squadra, come sempre. Se arriva e ha desiderio, motivazioni e il fuoco per mettersi a disposizione può essere un valore aggiunto. Da solo però non può risolvere la situazione. Viene da un periodo di inattività dalle gare, confidiamo che possa essere presto al top”.
La cosa che la preoccupa di più? “L’incazzatura c’è, ma non la tristezza. Incazzati sì ma non tristi. Quest’anno dobbiamo fare una missione difficilissima, un’impresa. Sono convinto che pian piano rivedermo la luce, la squadra ha bisogno di consapevolezza, dobbiamo continuare a lavorare e pensare giorno dopo giorno. Giochiamo tra cinque giorni”.
Come sta Ankeye? “Ha subito una botta alla caviglia, Norton-Cuffy problema al flessore. Tutti giocatori che non giocavano da tanto. La formazione iniziale e le sostituzioni sono in base a quello che ho, ma non posso recriminare su quello che hanno dato i ragazzi in campo. C’è da migliorare, da avere ancora più cura dei dettagli, essere più precisi e determinati”.
Concedete troppo facilmente i gol. Cosa è subentrato? “Dobbiamo lavorare e avere più cura dei dettagli, essere più precisi”.
Le condizioni di Pereiro. “Sta facendo una mini preparazione, ha bisogno di lavorare. Sarei un pezzo se lo facessi giocare, ha bisogno di benzina”.
Una frase che le ha detto Balotelli? “La sua storia parla da sé, non risolve i problemi da solo. Conta più di tutto la squadra e come reagirà. Ci può dare personalità e scuotere, ma va messo nelle condizioni fisiche e tecniche di potersi esprimere”.
Come si sente in relazione al suo futuro sulla panchina del Genoa? “La società hanno il diritto di fare considerazioni in merito. Io e il mio staff lavoriamo giorno e notte, per trovare soluzioni e migliorare, per dare benificio alla squadra e ai ragazzi. Ho vissuto momenti incredibili al Genoa, abbiamo fatto una stagione importante e ora anche nelle difficoltà sto dentro, lavoro. E voglio dare il mio contribuo al 110% ai ragazzi per tirarci fuori da questa situazione”.
Sulla Lazio. “Ha un dna e un’identità forte, ha giocatori che fanno la differenza nell’uno contro uno, quando hai esterni così forti e attaccanti del genere, ti puntano e creano superiorità numerica, possono mettere in difficoltà chiunque. La Lazio ha la fortuna di avere un allenatore che ha fatto la gavetta e si è meritato tutto, sta facendo ottime cose”.
Poi parola a Nicola Leali: “Il sentimento che prevale ora è l’incazzatura. Abbiamo fatto una buona partita, siamo rimasti dentro fino all’85’ ma abbiamo preso tre gol. Dobbiamo restare equilibrati, è un momento di difficoltà, ma ora analizziamo gli errori e ripartiamo con una partita importante nel nostro stadio. Dobbiamo prendere la nostra rabbia e trasferirla nella nostra partita”.
Ti sei preso la maglia numero uno, può essere una stagione importante per te che puoi starci in questo calcio. “Il mio obiettivo è sempre lavorare bene durante la settimana quando non gioco. Bisogna sempre farsi trovare pronti, da professionista cerco di mantere alto il livello in allenamento per mantenere la prestazione elevata quando vengo chiamato in causa”.
Che idea ti sei fatto di questi tanti gol subiti? “I numeri dicono questo, dobbiamo migliorarli. Per raggiungereil nostro obiettivo dobbiamo subire meno gol e per fare in modo che questo accada dobbiamo ritrovare il nostro spirito in campo. Ora dobbiamo sfruttare la partita in casa con lo spirito Genoa”.
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