Nel prepartita di Lazio-Genoa spazio alle emozioni per il ricordo di Adamo Dionisi e Vincenzo Paparelli, ma anche la questione scudetto 1915
All’Olimpico c’è Lazio-Genoa, sfida fondamentale per la classifica di entrambe le formazioni ma forse oggi soprattutto per gli ospiti che navigano nei bassifondi del campionato. Certo, la squadra di Baroni non vincendo da assoluta favorita rischierebbe un po’ di subire il colpo insieme alla stanchezza della trasferta europea di appena tre giorni fa.
Di sicuro oggi oltre al risultato sportivo, sugli spalti è stato anche un prepartita sentito e denso di emozioni e ricordi. In primis per Adamo Dionisi, storico capo ultras laziale che in carcere ha scoperto la passione per il teatro diventando uno degli attori e caratteristi romani più importanti degli ultimi anni. Iconico il suo ruolo in ‘Suburra’ in cui ha avuto il ruolo del boss Manfredi Anacleti. Dionisi si è spento il 20 ottobre scorso a 59 anni, scuotendo comunque il mondo del cinema che aveva imparato a conoscerlo e amarlo. “Er sor marchese ve saluta allegramente, nun piagnete ma ridete sempre” lo striscione enorme esposto in Curva Nord. In più anche tanti piccoli cartelli con la scritta ‘Adamo’. Poco prima anche il ricordo dello speaker dell’Olimpico con la foto sui maxichermi. E poi l’ulteriore omaggio in Tevere e il minuto di silenzio appena cominciato il match. Giovedì sera anche i tifosi della Roma avevano celebrato l’ex ultras con ben due striscioni in Tevere.
Non solo, perché domani ricorre anche l’anniversario della tragica morte di Vincenzo Paparelli, tifoso laziale ucciso proprio sugli spalti dell’Olimpico durante un derby da un razzo sparato dalla Curva Sud. Era il 28 ottobre 1979. L’Olimpico come ogni anno gli ha tributato il giusto applauso. In Curva Sud da segnalare invece anche una protesta ma stavolta extra-campo e relativa all’assegnazione dello scudetto del 1915 ex aequo con il Genoa. Una battaglia legale che va avanti da anni grazie all’avvocato Gian Luca Mignogna che se n’è fatto portavoce anche in Figc e nelle sedi competenti. E in relazione a questa vicenda sono spuntati diversi striscioni: “L’avvocato l’ha provato, ora va assegnato”, “Grande Guerra-Grande Lazio”, “Albo d’oro falsato, onore ai caduti laziali”, “Dal 1915, oggi 2024 il giusto tributo in memoria dei caduti”.