Le parole di Paolo Scaroni a margine dell’Assemblea degli Azionisti del Club, nel briefing con i giornalisti: il punto della situazione
E’ tempo di verdetti in casa Milan. In giornata si è tenuta ‘Assemblea degli Azionisti del Club per l’approvazione del bilancio della stagione 2023/24.
A margine il presidente dei rossoneri, Paolo Scaroni, fa il punto della situazione rispondendo alle domande dei giornalisti: “L’Assemblea di oggi ha approvato il bilancio della stagione 2023/2024, con un utile per il secondo anno consecutivo, di 4,1 milioni di euro. Il Milan è dunque un club sano e abbiamo dunque i mezzi per investire. Nell’ultimo esercizio abbiamo investito in acquisti più di 50 milioni di euro, al netto delle cessioni. Abbiamo realizzato i ricavi più alti della storia del Milan, più del doppio di 4 anni fa, 457 milioni di euro. La galassia di RedBird ci ha assistito ad accrescere il tutto. Con il Milan Futuro si fa un investimento importante. Il costo è di 10 milioni di euro l’anno. Abbiamo un patrimonio di 200 milioni di euro e un indebitamento finanziario di 50 milioni“.
Bilancio 2024/2025 – “Il nostro obiettivo è di chiudere un bilancio buono. Teniamo d’occhio i nostri costi perché è la condizione per investire.”
Crescita degli investimenti per acquistare giocatori e alzare il monte-ingaggi, risponde Stefano Cocirio, CFO rossonero: “Generando risorse, le investiamo sulle squadre e il club è destinato a crescere e quindi anche il costo dei tesserati. L’anno scorso abbiamo rinnovato dieci contratti della prima squadra. Questo fa capire che il Milan vuole tenere i suoi migliori giocatori. Possibili plusvalenze? Non abbiamo necessità di vendere giocatori, ma sono decisioni opportunistiche caso per caso. Abbiamo la possibilità di scegliere in virtù dei bilanci che abbiamo”.
Il Milan dunque è pronto ad investire ancora sul mercato: “Noi negli ultimi due anni abbiamo fatto acquisti per 100 milioni. Siamo tra i primi in Italia per investimenti e li facciamo perché facciamo dei buoni bilanci. Potremmo fare di più se generemmo più fatturato e più utile”, aggiunge Scaroni.
Milan, Scaroni: “San Donato è la nostra priorità. Bologna? Non restiamo inerti”
A margine dell’Assemblea sono stati affrontati, poi, due temi molto cari al Presidente Paolo Scaroni, a partire dallo stadio: “San Donato è al centro della nostra strategia, è la nostra priorità, ma seguiamo anche l’ipotesi San Siro. San Siro che 3-4 mesi fa davamo per morto, per una impossibilità di far fronte al tema secondo anello. Questo tema l’abbiamo ora è dietro di noi e possiamo guardare avanti. Poi faremo i conti per capire, quindi il percorso sarebbe ancora lungo”.
Si passa così al tema più caldo del momento, quello relativo al rinvio Bologna-Milan, che ha mandato su tutte le furie i tifosi, ma non solo: “Io sono furioso perché è stata presa dal sindaco di Bologna, una decisione incomprensibile, ingiusta e immotivata. Non tanto per la chiusura dello stadio in presenza di un’alluvione, ma sul fatto che ci ha impedito di giocare a porte chiuse. Va tenuto conto poi che ci sono stati altri eventi a Bologna. Il sindaco può decidere quello che vuole e noi siamo rispettosi delle istituzioni. Ci ha creato un grave danno. Noi pensiamo che ci siano i presupposti per mettere in discussione l’ordinanza del Sindaco. La stiamo guardando perché non vogliamo restare inerti difronte al danno. Il danno, però, c’è e non possiamo fare niente. Ci è stato fatto un torto grande. Casini ha chiamato il sindaco ripetutamente”.
Il Milan non resta inerte – “Tutte le decisioni delle autorità pubbliche possono essere suscettibili a dubbi di legittimità – prosegue Scaroni -. E’ incomprensibile l’ordinanza visto che non si capisce perché non si poteva giocare a porte chiuse. Non si capisce, inoltre, perché a calcio no e altre cose sì. Tutto questo porta a mettere in discussione la leggittimità e quindi vanno in ballo risarcimenti e danni. Stiamo esaminando questo tema e se sono furioso sono molto attivo e quindi mi ci dedicherò”.