Fa ancora molto discutere la sostituzione di Vlahovic a quindici minuti dal termine della sfida tra Inter e Juventus
Si parla di Vlahovic anche all’indomani di Inter-Juventus. Al ‘Meazza’ il serbo ha giocato una partita discreta, segnando però il gol del momentaneo 1-1. Più che altro continua a far discutere la decisione di Thiago Motta di toglierlo a quindici dalla fine, con i bianconeri in svantaggio di due gol.
Quella del tecnico italo-brasiliano è stata una mossa azzardata, ‘grazie’ a Yildiz rivelatasi vincente. Nonostante questo, in tanti continuano a criticarla. Su ‘La Repubblica’ va giù duro l’ex Juve Massimo Mauro, il quale ‘invita’ addirittura Vlahovic a chiedere la cessione: “Premetto che Thiago Motta mi piace tantissimo – l’incipit di Mauro – rischia, manda in campo i giocatori a seconda di come si allenano, si vede che continua a decidere non in base a scudetti vinti o ingaggio, e il messaggio alla squadra è bellissimo. “.
Mauro parla chiaro sul 9 bianconero, le sue sono parole destinate a far discutere: “Se fossi in Vlahovic… Ho giocato bene e a un quarto d’ora dalla fine, sotto di due reti, mi metti fuori proprio nel momento in cui la considerazione verso di me dovrebbe essere massima. Mi cade il mondo addosso. È avvilente, se fossi in lui chiederei di essere ceduto perché penso che il mio futuro può diventare un dramma”.
Inter-Juve, Mauro: “Un 4-4 piace alla massa. Conceicao imprescindibile”
Per Massimo Mauro, Inter-Juventus è stata “una partita di un calcio che può essere venduto in televisione: uno 0-0 può piacere agli snob, ma un 4-4 con sani errori annessi piace alla massa”.
All’ex calciatore bianconero, e come dargli torto, ha colpito Conceicao, in assoluto il migliore in campo del derby d’Italia: “Nell’analisi dei singoli, mi soffermerei su alcuni aspetti della Juve. Conceicao è la vera novità, meravigliosa, della Juve”. Il portoghese che Giuntoli acquisterà a titolo definitivo, è “Un giocatore in questo momento imprescindibile. E poi Yildiz, deresponsabilizzato dalla panchina”. Il fantasista turco, sottolinea Mauro, “ha fatto cose semplici, condotto palla velocemente e tirato in porta”.