Novak Djokovic, adesso è veramente la fine: si chiude per sempre un’epoca nel tennis mondiale. Ecco cos’è successo
Il 2024 sta per concludersi e non è stato per nulla un anno semplice per Novak Djokovic. Il tennista serbo non ha vinto un singolo trofeo, perdendo anche contro Jannik Sinner alle semifinali degli Australian Open e nella finale della Six Kings Slam. L’unica grandissima gioia per Nole in questa stagione, è stata la vittoria alle Olimpiadi della medaglia d’oro, battendo in finale Carlos Alcaraz.
Una gioia immensa per il tennista, che sognava da una vita di riuscire a vincere la medaglia tanto sognata. Intorno a quel successo, però, fin troppe delusioni, per un’annata che ha mostrato gli evidenti segni del cambio generazionale anche per il classe ’87, che non è più ormai un ragazzino.
Davanti a certi risultati, è facile pensare che Djokovic si stia avvicinando rapidamente al viale del tramonto. E’ stato lo stesso serbo a dichiarare che ha rivisto la miglior versione di sé in Jannik Sinner, ammettendo che sia difficile reggere certi ritmi di gioco. Questo l’hanno capito anche Roger Federer nel 2022 e Rafael Nadal quest’anno.
Si è giunti, infatti, ad una fine di un’era. Il trio leggendario del tennis non si sfiderà più. Dopo il torneo di esibizione arabo, Nadal ha appeso la racchetta al chiodo e ha così seguito il grande rivale Federer. Djokovic seguirà presto questa direzione? Non escludiamo che il 2025 possa essere anche l’ultimo anno ad altissimi livelli.
Il serbo, però, potrà ritirarsi consapevole di aver avuto la meglio nei precedenti contro gli altri 2 mostri sacri. Sono 58 i precedenti di successo complessivi (31 contro Rafa e 27 su Federer). Dopo di lui Nadal con 29 trionfi ai danni di Nole e 24 contro Federer. Più indietro lo svizzero con 23 vittorie nei match col serbo e 16 con Rafa.
150 partite complessive, numero perfettamente tondo tra i mostri sacri del tennis. La rivalità con più sfide è stata quella tra Novak Djokovic e Rafael Nadal (60). A seguire gli scontri tra Nole e Roger Federer (50) e quelli con protagonisti Rafa e Roger (40).
Nadal ha dato il meglio di sé sulla terra battuta negli scontri diretti con gli avversari (20-9 sul rosso contro Djokovic e addirittura 14-2 ai danni di Federer). Djokovic si è fatto più valere sul cemento (20-7 su Rafa e 20-18 contro Federer). Equilibrio anche sull’erba, su cui si gioca tendenzialmente di meno: 2-2 tra Djokovic e Nadal; 3-1 Federer su Nadal e 3-1 Nole nei confronti di Roger, con l’indimenticabile finale di Wimbledon nel 2019. Ricordi di un tennis ormai passato, che lascerà spazio alle nuove leve con la rivalità tra Sinner e Alcaraz che ci accompagnerà per i prossimi anni.
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