Hakan Calhanoglu, dalla cerimonia del Pallone d’Oro, ha parlato dello status internazionale dell’Inter e anche della partita di domenica con la Juve
Una grande soddisfazione per l’Inter. Ieri a Parigi c’è stata la cerimonia di premiazione del Pallone d’Oro, che ha incoronato definitivamente Rodri come miglior calciatore dell’anno. Superato Vinicius, arrivato secondo e pieno di rancore per quello che il brasiliano, e moltissimi altri con lui, ha vissuto come un vero e proprio scippo. A chiudere il podio Jude Bellingham, poi Carvajal, Haaland, Mbappé e poi Lautaro Martinez al settimo posto. L’argentino è il primo rappresentante della Serie A in classifica dei tre totali, insieme a Lookman (14) e Hakan Calhanoglu (20). Sommer invece sesto nella graduatoria del Trofeo Yasin). Il turco era raggiante, ha coronato una grande stagione: “Sono felice e orgoglioso allo stesso tempo, per me ma anche per Lautaro e Sommer che sono qui con me”.
La classifica dice che più di due candidati li hanno portati solo squadre come Arsenal, City, Real Madrid e Leverkusen: “Significa che abbiamo dimostrato di essere giocatori importanti in club molto importante, che continua ad essere al top in Europa. Di più, secondo me oggi l’Inter è tra le prime cinque squadre più forti del mondo, di questo ne sono sufficientemente sicuro. Ora siamo davvero tra i club migliori in assoluto”. A dirlo è lo stesso Calhanoglu a ‘La Gazzetta dello Sport’ in uno slancio di orgoglio non indifferente.
Il discorso si sposta poi sull’attualità e sul post Inter-Juve, dove qualche rammarico resta per i nerazzurri visti i due gol bianconeri nel finale. Anche se Calhanoglu in realtà non sembra avere grande disappunto: “Penso che la squadra abbia fatto una buona partita. I derby sono sempre così, imprevedibili. E sono contento per Zielinski e i rigori, vuol dire che c’è anche qualcuno che può tirare al posto mio”.
E sulla rimonta subita: “Siamo stati un po’ sfortunati, ma penso che la squadra abbia giocato benissimo e probabilmente è una partita che avremmo anche potuto vincere”. E ancora il turco commenta così le parole di Inzaghi che hanno fatto pure discutere, sul fatto che la Juve doveva prendere 7-8 gol: “Vero, potevamo farli. Ma forse potevano farli anche loro. In fin dei conti è stata una partita equilibrata”. Insomma, la prende con grande filosofia in parte smentendo il proprio allenatore. Infine Calha fissa il suo ritorno nel match di domenica contro il Venezia.
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