Nella giornata che porta alla notte di Halloween almeno 3-4 allenatori rischiano l’esonero: non solo Juric e Gotti
Tutto pronto per il primo turno infrasettimanale della stagione di Serie A. E sarà decisamente scoppiettante, pesantissimo per tante squadre e di conseguenza molti allenatori. In primis va detto che ci sarà uno scontro diretto mica da ridere, quello tra Milan e Napoli che può dire parecchio su entrambe le squadre più che essere decisivo ai fini dello scudetto. Fonseca non avrà Reijnders e Theo Hernandez dopo il rinvio di Bologna, ma ha avuto qualche giorno in più, Conte dopo la Juve ha un altro esame e ha la chance di allontanare quasi totalmente i rossoneri. Che avrebbero comunque una partita in meno ma con 11 punti di ritardo. Al via stasera.
Ma come detto questa decima giornata di campionato sarà vitale e decisiva per più di un allenatore. Il primo è chiaramente Ivan Juric, in bilico nella Roma dopo la disfatta con la Fiorentina. Il croato è stato confermato ieri dalla proprietà, ma solo temporaneamente. O comunque non in maniera per forza definitiva. Perché se è vero che i Friedkin, come vi abbiamo raccontato, non vogliono cedere all’ennesimo capriccio e malumore dello spogliatoio, in caso di sconfitta pure giovedì contro il Torino non potrebbero girarsi ancora dall’altra parte. Ma anche un pareggio cambierebbe molto poco. E allora Juric andrebbe quasi certamente verso l’esonero, con tanti scenari pronti ad aprirsi. Dal ritorno di De Rossi a quello di Ranieri (o magari entrambi), da Mancini ad Allegri e Terzic.
Juric però non è il solo a rischiare parecchio. Gli altri due allenatori che si giocano la panchina si affronteranno addirittura oggi alle 18.30 in uno scontro diretto salvezza che vale davvero tanto. Lecce e Verona scendono in campo al Via del Mare in un match pesante per significati e possibili conseguenze. Partiamo da Luca Gotti, rimasto in sella nonostante i sei gol incassati dalla Fiorentina, ma che per poco non riusciva a strappare un punto in casa del Napoli. La classifica dice ultimo posto con 5 punti e -3 dalla salvezza, terza peggior difesa ma soprattutto di gran lunga peggior attacco della Serie A con la miserie di 3 gol segnati. Perdere uno scontro diretto del genere, per quanto la stima di Corvino e la fiducia in lui siano fortissime, difficilmente potrebbe non avere conseguenze.
Copia e incolla in realtà per Paolo Zanetti, anche lui reduce dalla goleada incassata dall’Atalanta. Il Verona è invece la peggior difesa del campionato con 21 reti subite in 9 partite. Anche se di punti ne ha 9 e questo in qualche modo rende più sicura la sua posizione rispetto al collega. Ma la difesa va sistemata al più presto, visto che dopo Lecce il calendario propone un trittico tostissimo: Roma, Fiorentina e poi Inter. E perdere uno scontro diretto così sarebbe pesante anche per lui. Il pareggio verosimilmente lo terrebbe in vita, ma farebbe rischiare molto più Gotti. Per ora si è tolto dai guai invece Nesta, che Galliani continua in ogni caso a blindare come già aveva fatto nel periodo peggiore. Attenzione particolare anche alla situazione di Di Francesco a Venezia: una sconfitta in casa con l’Udinese porterebbe a riflessioni massiccie nella proprietà. Simile il discorso per il Genoa, ma Gilardino rischia meno vista l’oggettiva emergenza con cui sta facendo i conti e il fresco arrivo di Balotelli. Ma anche per loro la situazione non è rosea e non va escluso niente. E poi siamo ad Halloween, lo ‘scherzetto’ è dietro l’angolo.
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