Dopo il gol di Dybala in Roma-Torino il gesto distensivo tra Ivan Juric e Gianluca Mancini: a Firenze i due avevano discusso pesantemente
La Roma ritrova un minimo di serenità nella notte di Halloween che di streghe con sé ne portava tantissime. Pur senza Dovbyk, titolarissimo giallorosso in questo inizio di stagione, la squadra di Juric prova a creare con la qualità di Dybala e l’elettricità di Pisilli e Baldanzi, a cui manca ancora un po’ di rapidità di esecuzione, di cattiveria e determinazione in fase di tiro.
Dopo venti minuti arriva così il vantaggio, gentilmente offerto sì da Dybala ma soprattutto dal pasticcio del Torino tra Milinkovic-Savic e Masina che aveva lo spazio per salvare il pallone ancora lontano dalla linea ma alla fine se lo butta dentro da solo. Ma la cosa da segnalare, paradossalmente, non è il gol ma quanto avviene nei secondi successivi, nell’esultanza. Perché Gianluca Mancini corre verso la panchina di Ivan Juric per chiedere un rapido trattamento al fisioterapista e soprattutto si abbraccia con il suo allenatore. Proprio pochissimi giorni dopo la sfuriata bella grossa nell’intervallo di Fiorentina-Roma in cui erano volate parole (e non solo) pesanti. “Abbiamo parlato, ci siamo chiariti e abbiamo buttato fuori tutto, meglio così che le chiacchiere alle spalle. Per me è tutto chiuso, si riparte da 0-0”, ha detto Juric in conferenza stampa ieri.
E infatti Mancini oggi è partito titolare con tanto di fascia di capitano al braccio vista l’assenza di Pellegrini. Il difensore ha chiesto scusa al mister in questi giorni, anche se nulla gli ha impedito di essere fischiato dall’Olimpico alla lettura delle formazioni. Dopo l’abbraccio il tecnico croato ha dato qualche indicazione tattica al numero 23. Che in questi due giorni si è fermato fuori da Trigoria con i tifosi, ammettendo il periodaccio: “Perché sono rimasto negli spogliatoi all’intervallo? Anche lo scorso anno l’ho fatto. Comunque ritorneremo, fidatevi”. Per il momento sono tre punti assolutamente vitali per la Roma, che però dovrà difenderli contro un Torino che fino ad ora è stato pochissima cosa. Da segnalare anche un bel record per Paulo Dybala, che con il gol numero 125 aggancia Higuain nella classifica dei marcatori argentini nella storia della Serie A, guidata da Gabriel Batistuta con oltre 180 reti.
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