Il Torino cade in casa della Roma per 1-0 con una prestazione negativa in cui poteva fare sicuramente di più: le parole di Vanoli in conferenza
Il Torino esce dall’Olimpico con tanti rimpianti, perché la sconfitta per 1-0 in casa della Roma lascia la grande consapevolezza che si poteva fare decisamente di più contro una squadra mentalmente giù.
Nel postpartita il tecnico granata Paolo Vanoli ha parlato in conferenza stampa: “Sono arrabbiato soprattutto per gli approcci per i tempi. Stasera incontravamo una squadra ferita e quando è così i primi 25 minuti sono molto importanti ma non puoi essere così passivo. Bisogna ritrovare la voglia e la determinazione di giocare a calcio, non si può avere paura di fare due passaggi. Poi se ci mettiamo che il gol è regalato da noi… Non possiamo sempre aspettare uno schiaffo per reagire, dobbiamo riprendere la voglia di attaccare. Vero che abbiamo perso Zapata, ma non possiamo attaccarci a questo”.
L’energia di Njie può essere qualcosa a cui attaccarsi? “Non dobbiamo dare pressione a un giovane, siamo fortunati ad averlo, non avevamo caratteristiche come le sue. Avendo la profondità corta con lui dobbiamo avere più personalità nel giocare la palla. Lui nella profondità lunga ha gamba ma è un giovane”.
La Roma ha controllato ma senza grandi occasioni. Si tratta della vostra partita peggiore? “Sì, penso di sì. Non c’erano avvisaglie, dopo una partita difficile col Como i tre punti potevano darci serenità, infatti sono molto arrabbiato per questo. Non abbiamo avuto la personalità di superare i primi 25 minuti. Se non gli regaliamo il gol eravamo comunque ben organizzati, ma troppo passivi nella risalita”.
Più preoccupato dalla difesa o dall’attacco? “La Roma ha avuto il possesso ma non guardo quello, io guardo le occasioni e le verticalizzazioni. E ci stanno mancando le tante cose, le mezzali hanno attaccato poco la profondità, i quindi hanno fatto fatica a trovare lo spazio per attaccare, le punte a far girare. Dobbiamo capire se bisogna cambiare qualcosa o continuare su questa strada”.
La classifica è ancora ok, questo Torino che obiettivi si pone? “Ora dobbiamo guardare noi stessi. Ora non mi interessa la classifica, ma i due brutti approcci e le prestazioni. La prestazione ti porta al risultato, in queste due partite c’è stata una mancanza di ordine, pretendo più personalità da tutti”.
Poi parola a Vojvoda: “Volevamo evitare di prendere gol nei primi 25-30 minuti, eravamo bassi e li abbiamo aspettati, loro ci hanno messo in difficoltà creando superiorità numerica con i movimenti. Poi c’è stato questo gol diciamo regalato e ci ha fatto male, non è la prima volta che ci mettiamo tempo a svegliarci, dobbiamo sempre prendere un gol per reagire e questo deve cambiare”.
Avete fatto fatica a superare la trequarti. “Eravamo troppo bassi già nel primo tempo, abbiamo fatto fatica a uscire, abbiamo fatto meglio nel secondo tempo, cercando di giocare di più ma non siamo riusciti a creare abbastanza”.
Da dove ripartirete? “Già da domani, ci aspettiamo che i nostri tifosi ci aiutino in casa. Solo insieme andremo avanti, siamo partiti alla grande, ma il campionato è lungo e dobbiamo sapere che capitano i momenti di down. Cercheremo di andare avanti e vincere”.
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